Buscaglia: «Rimbalzi e difesa per battere Torino»

La schiena di Dj White sembra essere tornata in forma e il centro ex Boston Celtics dovrebbe essere regolarmente in campo lunedì sera al PalaRuffini per il posticipo tra la Fiat Torino e la Dolomiti Energia Trento. Ma più che spaventare, il ritorno del «Big man» torinese (17,1 punti e 8,3 rimbalzi) esalta la «banda bassotti» di coach Maurizio Buscaglia.

Come si è vinto contro Reggio Emilia e i 216 centimetri di Cervi, o Caserta e i 208 centimetri di Watt, così all’Aquila nessuno mostra di temere il «centrone» dell’Alabama anche se i chili e i centimetri dei lunghi trentini teoricamente mal si accoppiano alla potenza di White. «Stiamo cercando di darci delle regole ben precise nel nostro sistema difensivo - spiega Buscaglia - Chiaro che ogni scelta comporta dei rischi, ma ricordatevi che spesso quando si vedono certe prestazioni, al di là della bravura dell’avversario, esse sono il frutto di ben precise decisioni difensive». Insomma, si può pure lasciare che il lungo avversario abbia grandi numeri in area (vedi Watt sabato scorso al PalaTrento), se nel contempo si riesce a contenere il resto della squadra.

Con l’idea di trasformare le potenziali debolezze in sicuri vantaggi, la Dolomiti Energia si prepara ad affrontare la gara numero 7 di questo suo esaltante girone di ritorno per centrare il... settimo successo. Una gara da «bollino rosso» in ottica play-off tra una squadra come Torino che giocando una pallacanestro estremamente offensiva sta viaggiando a corrente alternata, e un avversario come la Dolomiti Energia che invece, spiNgendo al massimo sulla sua solidità difensiva, ha trovato un equilibrio invidiabile.

Attacco contro difesa, dunque, con il minimo comune denominatore della corsa e della velocità.

«Torino è una squadra di grandi numeri, che ama sfruttare in transizione le proprie notevoli capacità offensive» analizza coach Buscaglia. Che poi sottolinea il calore e la passione del pubblico torinese. «Per vincere in un palazzetto così caldo e appassionato, in una città ormai pienamente recuperata per la pallacanestro di alto livello, dovremo mettere in campo le nostre caratteristiche, facendo grande attenzione agli accoppiamenti difensivi, controllando i rimbalzi d’attacco e senza farli correre. Servirà una gara di grande attenzione, di grande intensità mentale da parte di tutti, senza pause nell’arco dei quaranta minuti. In attacco invece dovremo continuare ad aprire bene il campo, per metterci nelle migliori condizioni possibili per sfruttare le nostre qualità».
Lungo l’elenco dei giocatori da temere. Oltre al già citato White, si dovrà fare attenzione «anche a Washington, un giocatore di alto livello che tante volte quest’anno è stato decisivo per la Fiat», senza dimenticare l’ex di turno Peppe Poeta.

La corsa - si diceva - è l’aspetto che Trento e Torino hanno in comune. «Siamo in un buon momento dal punto di vista fisico, credo che questo si veda anche solo osservando la squadra giocare» commenta Christian Verona preparatore fisico Dolomiti Energia. «Vincere, d’altronde, non aiuta solo a vincere ma anche a lavorare meglio e con il giusto entusiasmo durante la settimana, e per squadre come la nostra dove staff tecnico e preparatori impongono un lavoro molto intenso questo è fondamentale. Ci tengo però a dire che se siamo arrivati a questo punto è stato importantissimo soprattutto quello che abbiamo fatto quando i risultati non erano esattamente positivi».

«Non è un caso che dal punto di vista atletico tutti i ragazzi siano migliorati molto durante l’anno» aggiunge Verona, che poi svela «Il giocatore che mi ha sorpreso per le sue qualità atletiche è Devyn Marble, che sta mostrando doti fisiche insospettabili ad una prima occhiata».

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