Oggi libera maschile rinviata per nebbia Domani doppio spettacolo uomini e donne

Due ore ed un quarto di inutili quando estenuanti rinvii sino all’annullamento definitivo della discesa mondiale uomini di St. Moritz. Tutta colpa del Serpente del Maloja, come qui chiamano i banchi di nebbia che dal vicino omonimo passo vengono trasportati da un leggero vento in quota sin sopra St. Moritz e le sue piste di Corviglia. È il fenomeno assolutamente non nuovo e che a St.Moritz tutti temevano ma speravano di evitare in questo sabato iridato grazie al sole. In effetti il sole tutto intorno c’era ma non è stato sufficientemente caldo e non ce l’ha fatto a sciogliere il serpente di nebbia. Per cui la gara regina dello sci sarà recuperata domani, con inizio alle 13.30, in quella che si preannuncia come il super-sunday della velocità dato che è anche in programma la Libera donne che, inizialmente prevista per le 12, sarà anticipata alle 11.15. Sempre Serpente della Maloja permettendo.


Una giornata particolare e decisiva per la velocità azzurra (Paris, Fill, la Goggia le punte di diamante) che cercherà di rifarsi delle delusioni nei due SuperG. Per le donne si tratterà dell’ennesima occasione per andare finalmente a medaglia in questo mondiale svizzero che sinora è stato solo pieno di incredibili delusioni dopo una esaltante stagione di coppa del mondo. In effetti protestano anche le statistiche: in coppa l’Italia è infatti andata sul podio 26 volte su 53 gare disputate, come dire che in una gara ogni due c’è stato un azzurro medagliato. Per domani l’attesa è più che mai concentrata su Sofia Goggia, la bergamasca eroina di coppa con ben nove podi stagionali ma che a questi mondiali ancora non è riuscita a rendere a dovere. Clamorosa è stata la sua gara di combinata: in testa dopo la discesa (la notizia migliore anche rispetto alla gara di domani) ha però inforcato nella prova di speciale. “Non esiste la sfortuna, è stato un mio errore” ha detto Sofia che quanto a carattere ne ha da vendere.

Ed il carattere le servirà davvero domani sui 2551 della pista di Corviglia, con tutti i suoi salti, i suoi dossi e la sua neve difficile che richiedono gran coraggio, e decisione assoluta e precisione ma anche leggerezza. Un equilibrio non facile da tenere. Nella discesa di combinata Sofia è comunque riuscita soprattutto a a battere la regina attuale delle donne jet, la slovena Ilka Stuhec. La bergamasca ha dunque avuto la prova provata di essere in grado di portare a termine questa impresa.


Domani, in sostanza, deve solo ripetersi. Molte rivali da temere, in effetti, non ci sono. Tolta brutalmente di scena la campionessa locale Lara Gut per infortunio, resta soprattutto da vedere se la statunitense Lindsey Vonn riuscirà a scrollarsi di dosso quella sorta di torpore che sembra averla colta qui a St. Moritz. Con Sofia domani in pista per l’Italia ci saranno a anche Elena Fanchini, Verena Stuffer e Johanna Schnarf: anche loro dovranno tirare fuori gli artigli. L’azzurro Peter Fill in 1.22.71 ha realizzato il secondo tempo nella prova cronometrata in vista della discesa iridata di domani.

Il più veloce in 1.22.62 è stato il francese Alexis Pinturault e terzo lo svizzero Niels Hintermann in 1.22.75.
Tra gli uomini si resta a quello che ha detto ieri il cronometro nella 2/a giornata di prove - dove però molti big e nonchè favoriti, Guay, Osborne-Paradis, Reichelt, Kriechmayr, Feuz e Janka, non hanno partecipato - con Peter Fill secondo, dietro a francese Alexis Pinturault e davanti allo svizzero Hintermann. Più indietro Dominik Paris 7/o e Casse 13/o. Fill partirà con il pettorale 9, Paris con il 15 e Casse con il 28.
L’Italia nella storia iridata ha vinto solo una medaglia d’oro, nel 1950 con Zeno Colò. L’ultimo azzurro a salire sul podio è stato Paris, argento a Schladming 2013.

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