Moraschini: «Vorrei giocare, ma l'importante è che Trento vinca»

Riccardo Moraschini, è più contento per la terza vittoria consecutiva della sua Dolomiti Energia o deluso per non aver giocato nemmeno un minuto?

«No, assolutamente. Sono più contento della vittoria della squadra. Chiaramente mi dispiace non aver giocato. Purtroppo con il nuovo assetto di squadra sto trovando meno spazio, ma stiamo vincendo e questo è l’importante. Sarà fondamentale arrivare ai playoff per allungare la stagione e avere anch’io più possibilità di giocare».

Come si spiega il suo accantonamento dopo una buona prima parte di stagione?

«Non faccio io le scelte. C’è un coach che decide e io devo adeguarmi. Penso di aver fatto un buon girone d’andata. Sono arrivato a Trento con zero minuti e zero aspettative: dovevo guadagnarmi tutto. Sono partito dal fondo e sono arrivato a giocare anche 15 minuti. Ora devo tenere duro, cercare di sfruttare tutte le possibilità che mi verranno date».

Con il coach ha avuto qualche colloquio?

«Non ho parlato con lui. Io devo pensare a continuare a lavorare duro in palestra come ho fatto finora, portando la mia voglia e la mia energia positiva, e cercando di trasmettere sensazioni buone. Spero di aver fatto vedere qualcosa di buono quando ne ho avuto la possibilità... e cercherò di continuare su questa strada. Venendo qui a Trento sapevo che il mio ruolo era difficile: ero visto come una scommessa e ho fatto una prima parte di stagione in cui tutti sono stati contenti di me.... devo continuare a lavorare senza mollare mantenendo un profilo basso».

Veniamo alla squadra, come spiegare questo clamoroso cambio di passo nel girone di ritorno?

«Sicuramente con il fatto che il livello generale di energia in allenamento è cresciuto molto con gli ultimi arrivi. Sutton è un giocatore di grande fisicità che ha portato energia all’ambiente facendo crescere il livello di intensità ad ogni allenamento. Inoltre la pausa ha fatto bene a tanti gicoatori che erano stanchi e avevano bisogno di riposare. Poi la vittoria contro Brindisi ha portato entusiasmo e ora giochiamo con più sicurezza e con più freschezza. Nella prima parte di stagione abbiamo buttato almeno 8 punti per errori banali».

Domenica giocherete una partita difficile a Capo d’Orlando. Corretto dire che i siciliani sono la sorpresa del campionato?

«Direi proprio di sì. L’Orlandina sta facendo una stagione incredibile. All’inizio in tanti la davano come possibile candidata per la salvezza, ma invece gioca un basket bello e vincente. Non sarà facile vincere da loro».

Quale potrà essere la chiave?

«Dobbiamo difendere come abbiamo fatto nelle ultime tre partite concedendo meno di 60 punti a gara. Ma non sarà facile perché loro di solito segnano tantissimo... Inoltre dovremo cavalcare l’entusiasmo ritrovato».

Che percentuale di accesso ai playoff riserva a Trento?

«Abbiamo tutti gli scontri diretti in casa tranne quelli contro Capo d’Orlando e Torino. Questo deve essere un vantaggio per noi. La classifica è cortissima ma vincendo gli scontri diretti abbiamo grandi possibilità di farcela. Per ora, però, dobbiamo pensare ad una partita alla volta».

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