Da Re convinto: «A Modena un punto d'oro»

di Maurilio Barozzi

La sconfitta di Modena non ha assolutamente minato le convinzioni della Diatec Trentino volley che, anzi, ha trovato nella partita di domenica ulteriori motivi di soddisfazione. A farsi portatore di questo pensiero è il general manager della società, Bruno Da Re che, all'indomani della gara, traccia un bilancio della stagione fin qui disputata dalla squadra e individua soltanto nella partita di Piacenza il buco nero di questo avvio di campionato.
«A Piacenza abbiamo giocato male. Perso il secondo set, siamo scomparsi dal campo e non abbiamo più avuto la forza di reagire. Va anche detto che questi ragazzi hanno giocato moltissime partite e possono essere legittimamente stanchi. Per questo il tecnico Angelo Lorenzetti ha concesso loro due giorni liberi».

A Modena si è vista una squadra molto compatta al centro della rete ma un po' più in debito sugli attaccanti di palla alta.
«Il nuovo gioco che sta impostando l'allenatore la palla alta non la usa praticamente mai. Sono sempre palle spinte, rapide, che mirano a spiazzare il muro muovendolo in velocità. Certo, a volte sarebbe importante avere un supporto maggiore sulle palle difficili da gestire ma sono cose che arriveranno col tempo. Non va dimenticato ad esempio, che Gabriele Nelli, l'opposto, ha 23 anni. Deve ancora maturare e trovare la continuità di rendimento. Anche lui sta facendo i conti con un sistema di gioco nuovo e non è semplice mettere a punto nuovi automatismi».

Insomma, par di capire che valuta positivamente il punto conquistato dalla Diatec domenica a Modena.
«Senza dubbio. Alla vigilia della partita avrei firmato subito. Abbiamo passato un periodo intenso e difficile, visto che le ultime gare Simone Giannelli non era fisicamente a posto. Ha stretto i denti e ha giocato ma è chiaro che alcuni sintomi di stanchezza sono affiorati in tutto il gruppo. Questi giocatori hanno disputato Supercoppa, Campionato, Campionato del mondo per club e alcuni anche le Olimpiadi. C'era da mettere in conto una flessione fisica».

Ora, per stabilire la griglia di Coppa Italia vi restano due partite, in casa con Gi Group Monza e a quella a Molfetta contro l'Exprivia.
«Speriamo di fare bene. Sono due partite molto impegnative, specie la trasferta a Molfetta che ci ha sempre fatto soffrire molto. Però contemporaneamente Civitanova andrà a Modena e una delle due perderà punti di sicuro».

Dopo la supercoppa e la sconfitta contro il Kazan al Mondiale per club si pensava che la squadra andasse in difficoltà con i team di rango. Il campionato invece ha detto che le cose non sono proprio così, a parte la sconfitta con Modena, avete sempre vinto.
«Abbiamo battuto Verona, Perugia e Civitanova. A Modena abbiamo preso un punto: siamo la squadra che ha vinto di più negli scontri diretti ad eccezione di Modena che ha sempre vinto ma deve ancora affrontare Civitanova. Se la batterà sarà l'unica ad aver fatto meglio di noi. Mi pare che sia un bilancio del tutto positivo. Ripeto: l'unico neo per me resta Piacenza dove siamo usciti male».

Un voto?
«Non darei un voto ma in tutta sincerità ero convinto che al termine del girone di andata, per la griglia di Coppa italia avremmo dovuto lottare per conquistare la quarta posizione. Invece siamo qui a giocarci una delle prime tre posizioni. Ora non dobbiamo abbassare la guardia, le prossime due partite che abbiamo in calendario sono fondamentali».

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