Il gran rifiuto di Maldini ai cinesi del nuovo Milan

«Non credo ci fossero le premesse per un team vincente»

Paolo Maldini rifiuta il ruolo di direttore tecnico del Milan proposto dai cinesi. Lo annuncia su Facebook spiegando di non aver mai chiesto un ruolo «alla Gallianì» e parlando di «sogno svanito». «Avrei dovuto condividere qualsiasi progetto, acquisto o cessione di calciatore con il mio parigrado ds - ha scritto -. A mia precisa domanda su cosa sarebbe successo in caso di disaccordo, mi è stato detto dal signor Fassone che avrebbe deciso lui. Detto questo, non credo ci fossero le premesse per un team vincente».

Paolo Maldini ha spiegato di aver rifiutato il ruolo di direttore tecnico anche per rispetto ai propri valori. «Il Milan è sempre stato per me un affare di cuore e passione, la mia storia, quella di mio padre e quella dei miei figli lo dimostrano e nessuno potrà cancellare questo nostro legame con i colori rossoneri.

Proprio questo forte legame mi impone di essere attento, preciso e professionale nell’accettare l’incarico che mi è stato offerto; certo, sarebbe molto più facile seguire l’emozione della proposta e dire di sì, senza pensare alle possibili conseguenze e partire a testa bassa in questa nuova avventura. Invece no, non posso, devo rispettare i valori che mi hanno accompagnato durante tutta la mia vita, devo rispettare i tanti tifosi che si sono negli anni identificati in me per passione, volontà e serietà, devo rispettare il Milan e me stesso».

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