Robel Kiros Habte, il nuotatore dalla tartaruga rovesciata

Dopo il caso delle tre «cicciottelle» italiane che è costato il posto al direttore di un quotidiano sportivo, bisogna andarci cauti con i commenti sul fisico degli atleti olimpici.

Ma certo la mole di Robel Kiros Habte, portacolori dell'Etiopia nelle piscine olimpiche di Rio, non passa inosservata. Quando si è presentato ai blocchi di partenza dei 100 metri stile libero in più d’uno ha pensato allo scherzo. Abituati come siamo a vedere nuotatori con le spalle da corazziere, pettorali d’acciaio e tartarughe scolpite, ha fatto impressione l’etiope con il suo «carapace» rivoltato. La «bibbia» dei Giochi parla di un fisico di 176 centimetri di altezza per 81 chili di peso... forse non proprio tutti di muscoli.

Lui se n’è fatto un baffo e si è piazzato sulla corsia di competenza. Ha chiuso la sua prova in 1’04”95, una quindicina di secondi dopo il primo. Roba da atleti del «preagonismo». Eppure il buon Robel il suo quarto d’ora di notorietà se l’è guadagnato. Eppure milioni e milioni di citazioni sui social, foto, video.

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