Dybala e Mandzukic abbattono la Lazio, Supercoppa alla Juve
Più forte dei cambiamenti, del pessimo campo, della regia cinese (da dilettanti) e di una Lazio che non molla per un'ora. La Juventus riparte da quell'antica abitudine di vincere, dal double dello scorso anno e cancellando in parte l'amarezza della finale di Champions League persa con il Barça. La settima Supercoppa dei bianconeri porta poi le firme di due dei nuovi acquisti, Mandzukic e Dybala. Autori del 2-0 con cui Allegri batte Pioli allo Shanghai Stadium, la dimostrazione che il progetto bianconero si presta tanto facilmente alle critiche, quanto riesce sempre a sorprendere con i fatti quando si inizia a fare sul serio. Il tutto dopo una gara bruttina, soprattutto nel primo tempo, dominata dai tatticismi e da tutto il resto.
Rispetto alla vigilia il primo cambio che risalta agli occhi è, indisponibile Morata, Coman (e non Dybala) in attacco a dar man forte a Mandzukic. Allegri punta sul 3-5-2 con Marchisio in regia e terzetto di difensori composto da Barzagli, Bonucci e Caceres. Dall'altra parte, archiviati almeno per 90' i dubbi sul suo futuro, Lucas Biglia riparte in regia con la fascia di capitano. Al suo fianco Onazi e Cataldi, quest'ultimo impegnato a soffocare in marcatura le iniziative di Marchsio. Per Pioli comunque un 4-3-3 con Klose prima punta e Anderson e Candreva a cambiarsi spesso di fascia. Il caldo, l'afa e il vento non aiutano lo spettacolo.
A Shanghai sembra di giocare su un campo di patate che non facilita le giocate dei più tecnici. Esempio? Un cross di Lichtsteiner che diventa un passaggio per Marchetti.