Seppi la spunta al quinto set con Coric e si regala la sfida con Murray sull'erba

Terzo turno a Wimbledon. Non si ferma il cammino di Andreas Seppi sull’erba di Wimbledon. Il 31enne altoatesino di Caldaro, numero 27 Atp e 25esima testa di serie, finalista di recente ad Halle (battuto da Federer), ha sconfitto in cinque set il 18enne talento croato Borna Coric, numero 40 del ranking mondiale, uno dei giovani più interessanti del circuito, capace quest’anno di battere Andy Murray a Dubai nei quarti. E’ finita 46 64 67 (3) 61 61 in favore dell’azzurro dopo tre ore e 32 minuti.
Una sfida che sembrava compromessa: sotto di un set (allungo decisivo di Coric sul 4-4) e di un break. Bravo Andreas a non perdere lucidità e a reagire: ha recuperato lo svantaggio ed ha fatto suo il parziale al quarto set point andando poi sul 4-0 nel terzo. A quel punto c’è stata la prepotente reazione del croato: 4-4, quindi il tie break giocato decisamente meglio da Coric.

Da quel momento, tuttavia, in campo c’è stato solo Seppi, più esperto del giovane rivale su palcoscenici così prestigiosi. Coric ha accusato un evidente calo e ha racimolato appena due game: 61 la quarta partita, idem la quinta, con Andreas che non ha praticamente concesso più nulla (in totale ha messo a segno 15 ace). Confermate le capacità di fondo di Andreas, che difficilmente si fa sorprendere quando il match si allunga. 
Sabato l’azzurro sfiderà sul Centre Court un avversario proibitivo, ovvero Andy Murray, numero tre del mondo e trionfatore a Wimbledon nel 2013, oltre che finalista l’anno prima. Lo scozzese conduce 6-1 nei precedenti: l’unico successi di Seppi risale al 2006 nei quarti a Nottingham (76 46 61) ed anche in quella occasione si giocava sull’erba. L'altoatesino a Wimbledon vanta gli ottavi nel 2013, quando fu battuto da Juan Martin Del Potro. 

E’ invece uscito di scena Fabio Fognini, l’altro azzurro approdato al secondo turno dello Slam londinese. Il 28enne di Arma di Taggia, numero 28 Atp e 30esima testa di serie, ha ceduto per 63 64 16 63, in due ore e cinque minuti di partita, a Vasek Pospisil, 25enne canadese numero 56 del ranking mondiale, campione di doppio a Wimbledon lo scorso anno in coppia con lo statunitense Jack Sock.

Fognini, che sui prati londinesi ha raggiunto due volte il terzo turno (2010 e 2014), è partito malissimo: ha perso la battuta già nel secondo gioco del primo set grazie ad un errore gratuito e a ben tre doppi falli. Pospisil ha ringraziato e si è limitato a controllare, sorretto da un servizio molto efficace, fino al 63 che ha chiuso il primo parziale. Nella seconda frazione Fabio è apparso più convinto e un po' meno nervoso ma ha perso il servizio al settimo gioco e nel game successivo ha fallito la chance del contro-break: così il tennista di Vernon ha messo in cascina anche il secondo set.

Nel terzo parziale è arrivata finalmente la reazione dell'azzurro che nel terzo gioco ha strappato per la prima volta il servizio al canadese, replicando anche nel quinto e nel settimo gioco, dimezzando lo svantaggio. Nella quarta frazione però Pospisil è tornato a servire con continuità (23 ace in totale), ha strappato la battuta all'azzurro nel sesto gioco ed ha archiviato la partita al nono game qualificandosi per il terzo turno. “La differenza l’ha fatta il servizio - ha sottolineato Fabio - da fondo campo gestivo bene, ma si sa, a sua arma migliore è la battuta. Peccato perché ho pagato una partenza un po’ lenta e ho ceduto in avvio il mio turno di servizio. Però, al di là della sconfitta, sono soddisfatto di come sto giocando. Da lunedì tornerò ad allenarmi sulla terra rossa per preparare Umago e Amburgo”.

Veloce come una Freccia Rossa. Camila Giorgi ha impiegato un’ora e 19 minuti per archiviare la pratica di nome Lara Arruabarrena, numero 85 del ranking mondiale, specialista della terra rossa ma poco a suo agio sui prati. L’erba sembra invece fatta apposta per il tennis istintivo e di pressione della 23enne marchigiana, che si allena al Centro federale di Tirrenia: 60 76 (5) lo score finale in favore di Camila, testa di serie numero 31, che vola così al terzo turno del torneo di Wimbledon, unica azzurra ancora in corsa nel tabellone femminile. 

Un primo set durato appena 18 minuti, 6 in più rispetto al primo game del secondo parziale, durato 12, quando la spagnola di San Sebastian, coetanea della Giorgi, ha strappato il turno di battuta all’azzurra alla terza palla break e poi replicato al terzo dopo che Camila . Due piccoli incidente di percorso ai quale la Giorgi ha rimediato senza troppi affanni: sotto 4-2 ha infilato tre game consecutivi (quello dell’aggancio sul 4-4 grazie ad un doppio fallo della spagnola), sul 5-4 ha fallito tre match point con la rivale al servizio. Un altro match point, il quarto. lo ha sprecato avanti 6-5 (la Arruabarrena glielo aveva regalato con un altro doppio fallo, 6 in totale contro 8 dell’azzurra) mettendo out la risposta su una seconda della spagnola. Non ha però corso nessuno rischio nel tie break: 4-1, 6-3 e partita in cassaforte al settimo match point dopo che la Arruabarrena ne aveva annullati altri due al servizio: 7-5 su un diritto affossato in rete dalla spagnola. 

Prossima avversaria Caroline Wozniacki, numero 5 del ranking Wta, che ha eliminato la ceca Denisa Allertova per 61 76 (6). Camila conduce 2-1 nei precedenti e alla 25enne danese è legata una delle sue vittorie più belle: l’ha battuta nel 2013 sull’Arthur Ashe al terzo turno degli US Open in tre set (46 64 63). “Lei è molto forte da fondo campo - spiega la Giorgi - ma io devo solo pensare al mio gioco, il mio è un tennis istintivo, non devo pensare troppo. Sono ottimista”.

"Roger is the best". A parte gli slogan dei fan, come si fa a non rimanere a bocca aperta, affascinati dalla bellezza del pallonetto vincente di diritto in tweener di Roger Federer? Ed infatti Sam Querrey non ha potuto fare altro che ammirare il colpo dello svizzero (sul 4-2 del secondo set) della sfida di secondo turno a Wimbledon. Applausi scroscianti del pubblico del Centre Court per l'ennesima magia (tra gli spettatori anche il capitano della Roma Francesco Totti). Il 33enne di Basilea, seconda testa di serie, che sui prati di Church Road ha giocato nove finali vincendone sette, ha chiuso 64 62 62 il match contro lo statunitense, in partita solo nel primo set, qualificandosi per il terzo turno dove dovrà fare i conti con un altro servizio devastante, quello dell'australiano Sam Groth.


Vittoria agevole anche per Andy Murray, numero tre del seeding, che ha concesso appena cinque giochi all'olandese Robin Haase: per lui al prossimo turno l'azzurro Andreas Seppi. Supporter di casa gasatissimi anche per James Ward, bravo ad infilarsi nel corridoio liberatosi dopo il forfait di David Ferrer (non c'erano due britannici al terzo turno dal 2002). Ward ha battuto in quattro set il più quotato ceco Jiri Vesely e sabato affronterà il canadese Vasek Pospisil ("giustiziere" di Fognini), campione di doppio a Wimbledon 2014 in coppia con lo statunitense Jack Sock.
Unica sorpresa della giornata l'eliminazione dello spagnolo Feliciano Lopez, 15esima testa di serie, che si è fatto sorprendere dal georgiano Nikoloz Basilashvili, proveniente dalle qualificazioni, vincitore per 64 al quinto.

In campo femminile prosegue come un rullo compressore la marcia della campionessa in carica Petra Kvitova (vincitrice del torneo anche nel 2011): la ceca, numero due del tabellone, ha liquidato per 62 60 la giapponese Kurumi Nara che almeno, a differenza della Bertens nel primo turno, è riuscita a "resistere" sul campo per quasi un'ora. Prossimo ostacolo per la 25enne di Bilovec la serba Jelena Jankovic. 
Rischia qualcosa la tedesca Sabine Lisicki: "ace-woman" ci ha messo un set e mezzo per riuscire a trovare la tattica giusta per battere la statunitense McHale, ma quando l'ha trovata non c'è stata più partita.
Saluta Wimbledon, invece, la russa Ekaterina Makarova, numero otto del seeding, eliminata in due set (62 75) da Magdalena Rybarikova. Curioso il caso della slovacca, che nelle sette precedenti partecipazioni al major londinese non aveva mai vinto un match: quest'anno ne ha già messi insieme due e sabato contro la bielorussa Olga Govortosova, che ha stoppato Alize Cornet (la francese capace lo scorso anno su questi prati di eliminare Serena), non sarà una sfida impossibile.

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