Slalom: Kristoffersen sul trono, Deville in grande rimonta

di Luca Perenzoni

È servito uno stratosferico Henrik Kristoffersen per frenare la corsa di Marcel Hirscher. Il ventenne norvegese con una seconda manche rasente la perfezione ha superato di 12 centesimi il campionissimo austriaco, cogliendo sulle nevi finlandesi di Levi il secondo successo in carriera in Coppa del Mondo; quinto posto per il sudtirolese Patrick Thaler ed applausi scroscianti per Cristian Deville, presentatosi al cancelletto con il numero 70 e capace prima di centrare una stupefacente qualifica (15° tempo) per poi progredire di altre due posizioni nella discesa decisiva. Buona anche la prova di Giuliano Razzoli, in netta ripresa e 12° proprio davanti al moenese, meno incisivo invece Stefano Gross: nella prima manche il fassano ha stentato a trovare il giusto ritmo e la sua proverbiale fluidità chiudendo venticinquesimo; la seconda è andata un po’ meglio, ma un errore nel cuore del muro non gli ha consentito di scalare a dovere la classifica: 21° posto finale.

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Ma il numero vero è stato firmato da Deville. Nei giorni scorsi aveva confidato di presentarsi alla nuova stagione con una rinnovata serenità e tranquillità, stati d’animo rispecchiatisi anche in pista, specie nella prima frazione. Inserirsi al 15° posto partendo praticamente per ultimo è risultato da tramandare ai posteri e tale da ricaricare a mille le batterie (specie nervose) in vista del proseguo della stagione. I punti conquistati ieri hanno consentito «al Devil» di affacciarsi sulla soglia della trentesima posizione della WCSL, la graduatoria che determina l’ordine di partenza nelle prove di Coppa del Mondo: ora occupa il 33° posto, ma davanti a lui ci sono almeno due atleti che non si presenteranno al via della prossima gara (Moelgg e Valencjc, ritirato): nel caso di un ulteriore forfait, il finanziere fassano potrebbe partire tra i primi 30 già il mese prossimo in Val d’Isere con un’ulteriore accelerata del proprio ritorno. Ma l’importante, in tutti i sensi, è stato ritrovare il vero Deville: per movenze, precisione e reattività, quello di ieri non aveva nulla da invidiare al re di Kitzbühel 2012, un segnale fondamentale dopo due stagioni sfortunate. Qualche difficoltà in più l’ha palesata Gross: il tracciato di Levi non l’ha mai ispirato a dovere ed i problemi alla schiena che l’hanno bloccato anche nei giorni scorsi non aiutano di certo, ma specie nella prima manche il ventottenne di Pozza ha faticato ad esprimersi come sa, risultando spesso rigido e brusco. Meglio nella seconda, ma ormai la frittata era fatta: forse il fassano aveva bisogno di sbloccarsi, la riprova il 14 dicembre in Val d’Isere.

La gara di testa è invece vissuta sul duello tra Kristofferson ed Hirscher. L’austriaco aveva preso il comando delle operazioni nella prima frazione, guidando una classifica piuttosto compatta con il vichingo secondo a soli 6 centesimi. Nella seconda manche però il talento dei due slalomisti è esploso: il primo a bruciare la pista è stato il ventenne scandinavo che ha disegnato la proverbiale manche perfetta. Nulla da eccepire e concorrenza subissata da un distacco enorme. Hirscher da parte sua ci ha provato, ha trovato un ritmo elevatissimo ma pur senza sbagliare non è riuscito a difendere il vantaggio acquisito.

Secondo posto e la consapevolezza che contro un Kristofferson così c’era ben poco da fare; terzo il tedesco Felix Neureuther seguito dall’altro giovane novegese Solevaag. L’Italia dello slalom guidata dal fassano Stefano Costazza inizia la stagione con il piede giusto: nessun podio ma ben 5 azzurri qualificati, con la conferma di Thaler, il ritorno di Deville e Razzoli e la sorpresa di un Riccardo Tonetti incisivo e 17°; il solo Gross si è rivelato al di sotto delle attese, ma le scusanti del caso, oggettivamente, non mancano.

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