Salto con gli sci: la «prima» a Kliegenthal

di Luca Perenzoni

Nel fine settimana la Coppa del Mondo di salto con gli sci parte da Kliegenthal con una prova a squadre e una individuale sul trampolino grande Hs140. Il gruppo azzurro guidato da Paolo Bernardi si presenterà all’appuntamento della Vogtland Arena con cinque atleti, vale a dire il solandro Davide Bresadola, i friulani Sebastian Colloredo ed Andrea Morassi ed i più giovani Federico Cecon, figlio d’arte, e Daniele Varesco, diciannovenne fiemmese che nel corso dell’estate ha messo in mostra una decisa crescita.

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«Siamo pronti - confida il predazzano Bernardi - anche se avremmo preferito iniziare la stagione con almeno un allenamento in chiave invernale, invece complice l’autunno piuttosto tiepido siamo stati costretti a saltare sempre sulla plastica. Ma finlandesi a parte è un problema che riguarda tutte le altre squadre, quindi non partiremo svantaggiati da questo punto di vista. Oltretutto anche a Kliegenthal (località della Sassonia, sul confine con la Repubblica Ceca) la temperatura stenta a scendere e gli organizzatori stanno facendo i salti mortali per preparare il trampolino di gara».
La stagione estiva, con il Summer Grand Prix, ha messo in mostra soprattutto Bresadola, ventiseienne di Cusiano che tra le altre cose si è permesso una doppia escursione nella top ten nella tappa kazaka di Almaty, poco meno di due mesi or sono.


«Al momento Davide è l’atleta con la condizione migliore. Ha fatto una stagione estiva eccellente che gli ha consentito di crescere ancor più in tranquillità. Ha dimostrato di avere e di meritare picchi di risultati davvero interessanti, ora sta trovando anche la giusta continuità tecnica ed il trampolino di Kliegenthal si adatta abbastanza alle sue condizioni, sperando di avere un po’ di fortuna con il vento. Lo stesso Colloredo è in costante crescita e anche nel raduno appena concluso tra Tarvisio e la Slovenia ha dimostrato di essere in salute; discorso leggermente diverso invece per Andrea Morassi che si è espresso bene fino a settembre per poi subire un lieve calo. Qualche difficoltà invece per il mio compaesano Roberto Dellasega che sta lavorando per ritrovare la giusta condizione: al momento è lui ad aver sofferto maggiormente la preparazione estiva e personalmente mi cruccio di non essere ancora riuscito a garantire la giusta condizione a tutti gli atleti del team».


I saltatori italiani partiranno alla volta della Sassonia mercoledì per cimentarsi venerdì nel turno di qualifica che contribuirà a determinare i quattro alfieri azzurri che sabato affronteranno la prova a squadre; per la gara individuale ad oggi l’Italia può vantare tre posti che, a meno di sorpresissime, sono destinati a Bresadola, Colloredo e Morassi.
«Il lavoro estivo è andato decisamente bene - continua Bernardi - e grazie al supporto delle Fiamme Gialle a Predazzo, delle Fiamme Oro a Moena e della Polizia di Frontiera di Tarvisio siamo riusciti ad effettuare molte sedute di allenamento pur con il nostro budget risicato. Il gruppo è coeso e in piena armonia, grazie anche al lavoro dei due tecnici Walter Cogoli (a sua volta solandro) e Arrigo Della Mea. Credo che i presupposti siano buoni per provare ad inseguire i nostri obiettivi, a cominciare da una certa continuità di prestazione».


Dopo l’opening di Kliegenthal, il calendario di Coppa del Mondo proporrà la tre giorni di Kuusamo a fine novembre e quindi la tappa di Lillehammer che vedrà anche il debutto delle ragazze: momento clou della stagione saranno i Mondiali di Falun (Svezia), dal 18 febbraio all’1 marzo. Appena conclusa la prova di apertura, Bernardi e Della Mea «si regaleranno» due giornate piene di viaggio per raggiungere direttamente Kuusamo in furgone con tutti gli attrezzi del caso ed esser raggiunti successivamente da Bresadola, Colloredo e Morassi mentre i più giovani resteranno sulle Alpi ad allenarsi agli ordini di Cogoli.
Ed allora eccolo, Davide Bresadola: il tredicesimo posto di Lillehammer dello scorso dicembre è il suo miglior piazzamento invernale in Coppa del Mondo; a settembre ad Almaty, come detto, si è fatto largo tra i top ten. «Sono positivo e anche nell’ultimo stage di allenamento ho avuto sensazioni buone e ottimo feeling con i materiali. La mia stagione estiva è stata molto buona e credo si possa inserire bene in un cammino di costante crescita che ha coinvolto gli ultimi due anni, situazione che mi infonde una gran dose di fiducia».


Passando a parlare di obiettivi, il solandro dell’Esercito preferisce concentrarsi sui propri salti. «L’importante è confermare il livello espresso la scorsa stagione e negli appuntamenti estivi e trovare sin da subito il ritmo gara: il mio pensiero va a saltare al massimo delle mie potenzialità, solo a quel punto si guarderà la classifica per vedere a che punto sono. Certo, qualche buon risultato aiuterebbe ad aumentare ancor più autostima e serenità, ma nel salto è difficile sbilanciarsi e raggiungere la qualificazione al secondo turno non è cosa scontata come potrebbe sembrare».
In ottica mondiali, però, Davide ha un obiettivo di non poco conto. «Nelle ultime due stagioni, pur ottenendo buoni risultati, non sono mai riuscito ad esprimermi al meglio negli appuntamenti principali, mondiali di Fiemme prima e Olimpiadi di Sochi poi: ecco, a Falum mi piacerebbe essere nella forma migliore per poter saltare il meglio possibile. Mi preme però sottolineare l’ottimo lavoro fatto dai tecnici Bernardi, Cogoli e Della Mea: li ringrazio davvero per il loro impegno e per la fiducia che hanno nei miei confronti; cercherò di ripagarli già da Kliegenthal».


A proposito, com’è il trampolino tedesco? «A me piace molto, mi ci trovo bene. Il problema della località è il vento che spesso si è rivelato ballerino, tanto da rendere un po’ particolari le gare. Speriamo che le condizioni siano buone o, in alternativa, di riuscire a saltare nei momenti migliori».

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