Si riduce il seno e scala la classifica

Due taglie di reggiseno valgono 200 posizioni nella classifica delle migliori giocatrici del mondo? Apparentemente la risposta è sì, se si pensa alla storia di Simona Halep, che superando l’ex n.1 del mondo Jelena Jankovic agli ottavi degli Australian Open, è approdata ai quarti del torneo del grande slam. Romena, classe 1991, inizia a giocare a tennis per imitare il fratello maggiore, ma ben presto si capisce che la più promettente in famiglia è lei

Due taglie di reggiseno valgono 200 posizioni nella classifica delle migliori giocatrici del mondo? Apparentemente la risposta è sì, se si pensa alla storia di Simona Halep, che superando l’ex n.1 del mondo Jelena Jankovic agli ottavi degli Australian Open, è approdata ai quarti del torneo del grande slam. Romena, classe 1991, inizia a giocare a tennis per imitare il fratello maggiore, ma ben presto si capisce che la più promettente in famiglia è lei. Tanto che nei tornei giovanili arriva sempre a ottimi piazzamenti, con il successo più grande in Francia, al Roland Garros Juniores del 1998. Ma il salto fra i professionisti è spesso difficile e complicato, tanto che l’anno successivo, fra le ‘grandi’ esce allo stesso torneo già al secondo turno delle qualificazioni al tabellone principale.

 

halep tennis

 

Colpa dell’agonismo maggiore, delle bordate di servizio a cui non è abituata ma, soprattutto insiste lei, di un ‘problema’ fisico che le impedisce di dare il meglio. Un seno troppo grosso, una quarta abbondante che l’aveva resa famosa fra gli appassionati maschili, anche grazie a qualche foto in abiti succinti, ma che le impediva a suo dire di muoversi e giocare al livello che sentiva proprio. Ecco allora l’operazione a cui non molte donne scelgono di sottoporsi: nel settembre del 2009 la Halep decide di andare sotto il bisturi per ridursi ‘l’ingombro’ di due taglie.

I primi risultati non sembrano darle ragione. Chiuso il 2009 al 220mo posto del ranking mondiale, i primi tornei del 2010 confermano il trend negativo dell’anno precedente. Ma qualcosa inizia a muoversi in primavera, quando finalmente debutta nel tabellone principale di un torneo Wta, la massima serie del tennis femminile. Da lì in poi la salita in classifica è quasi inarrestabile. Un anno dopo l’operazione ha già guadagnato quasi 140 posizioni, giocando e perdendo la prima finale in carriera nel circuito maggiore e portandosi stabilmente fra le top-100. Il 2011 consegna subito la seconda finale ed un’altra serie di piazzamenti sempre migliori in tutti i tornei a cui partecipa, per chiudere l’anno come numero 53 al mondo. Il 2012 è di assestamento, Halep conferma i progressi ma non riesce a fare il vero salto di qualità (finisce l’anno al numero 47), che avviene invece nel 2013. Una vera e propria esplosione, con 6 tornei vinti su tutte le superfici (terra battuta, erba e cemento) e gli ottavi di finale agli Open degli Stati Uniti, suo miglior risultato in un torneo del grande slam finora. L’anno lo chiude ad un passo dalla top-ten, ristretto club del quale alla fine di questi Australian Open entrerà sicuramente a far parte.

Forse solo una coincidenza, forse la maturazione mentale di una ragazza ancora molto giovane, ma senza dubbio la ‘nuova’ Halep è decisamente più competitiva.

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