Salute / Iniziativa

"Nuove vite di sport" a Villa Rosa di Pergine, per promuovere le attività paralimpiche

Dimostrazioni sul campo e incontri con campioni di diversi sport è l'obiettivo dell'evento che si è svolto oggi all'ospedale riabilitativo, in collaborazione con gli atleti e con lo staff di Obiettivo3, fondato nel 2017 da Alex Zanardi. Presenti anche gli assessori provinciali Gerosa e Tonina, insieme al direttore generale dell'Apss Antonio Ferro e al presidente del Comitato paralimpico regionale Massimo Bernardoni

TRENTO. Promuovere la pratica dell'attività sportiva paralimpica attraverso dimostrazioni sul campo e incontri con campioni di diversi sport. È l'obiettivo - informa una nota dell'Apss - dell'iniziativa "Nuove vite di sport", che si è svolta oggi all'ospedale riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana in collaborazione con gli atleti e con lo staff di Obiettivo3, fondato nel 2017 dal campione Alex Zanardi per avviare allo sport le persone diversamente abili.

"Lo sport è un potente strumento di motivazione e di recupero di abilità motorie e costituisce un ottimo viatico per la ripresa di attività socializzanti e professionali dopo la degenza", ha detto il direttore del Dipartimento transmurale di riabilitazione, Jacopo Bonavita, presente all'evento assieme alla vicepresidente della Provincia di Trento Francesca Gerosa, all'assessore alla salute Mario Tonina, al direttore generale di Apss Antonio Ferro e al presidente del Comitato italiano paralimpico del Trentino Alto Adige Massimo Bernardoni.

"Per questo - ha aggiunto Bonavita - abbiamo in essere progettualità future come ad esempio l'allestimento di un giardino riabilitativo e di uno spazio per attività ludiche e socializzanti oltre all'incremento delle relazioni con le realtà del territorio per diverse attività che potranno essere funzionali alla mission della struttura. Il tutto con un'ottica di apertura al territorio e alle persone con disabilità in generale". Hanno portato la loro testimonianza di riscatto attraverso lo sport i paraciclisti Leonardo Percoco, pugliese, che oltre 30 anni fa è stato ospite di Villa Rosa, e Michele Grieco, trentino, soprannominato "Iron leg".

Nel 2023, l'ospedale riabilitativo Villa Rosa ha registrato circa 350 ricoveri per quanto riguarda la degenza di riabilitazione intensiva e di alta specialità, tra cui più di 50 persone con lesione midollare e circa 40 con grave cerebro lesione e alterazione dello stato di coscienza. La degenza media - informa una nota - è di 40 giorni. Circa il 15% dei degenti sono residenti fuori provincia.

I dati sono stati presentati in occasione della visita odierna. La struttura ospita al suo interno diverse unità operative, tra cui quella di riabilitazione, un'area dedicata alle degenze con 54 posti letto di riabilitazione intensiva totali (di cui 24 letti di riabilitazione intensiva neurologica, 20 posti di alta specialità per neuroriabilitazione delle gravi cerebrolesioni e 10 posti letto di alta specialità di unità spinale per lesioni midollari).

Al piano terra dell'ospedale si trova l'area di degenza del Centro NeMO Trento, con 14 posti letto di alta specialità riabilitativa per patologie neuromuscolari degenerative. Tutte le degenze sono dotate di diverse e ampie palestre per la rieducazione neuromotoria. Il Centro NeMO Trento ricovera circa 240 persone con patologie neuromuscolari degenerative (il 40% dei quali provenienti da fuori provincia), con una degenza media di circa 18 giorni. La Cardiologia riabilitativa ha effettuato nel 2023 più di 150 ricoveri in day hospital.

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