Pandemia / La prevenzione

Terza dose di vaccino, ecco la circolare: l'intervallo minimo scende a quattro mesi dalla seconda

La decisione è legata all'aumento dei contagi in questi giorni e alla diffusione della più contagiosa variante Omicron. In Israele si pensava alla quarta dose, ma i dati clinici per ora apparentemente confortanti sulla nuova variante hanno indotto a una pausa di riflessione

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ROMA. Ora È ufficiale: il richiamo della dose booster si farà a 4 mesi.

La circolare del ministero della salute, infatti, sancisce il passaggio dei tempi di intervallo dagli attuali 5 a 4 mesi.

la data ufficiale del cambio sarà decisa dal commissario Figliuolo nei prossimi giorni.

"Sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale - si legge nella circolare - inidicherà la data di effettiva attuazione del nuovo intervallo temporale previsto". 

 L'anticipo è stato deciso per fronteggiare il dilagare dei contagi a causati dalla variante Omicron.

Proprio sulla Omicron Israele sta valutando gli aspetti clinici, che secondo vari studi sembrano minori rispetto alla Delta: Tel Aviv ha deciso di sospendere la decisioni di procedere alle quarte dosi, proprio per verificare nei prossimi giorni se la supposta aggressività ridotta della nuova variante possa essere affrontata senza problemi già da persone con tre dosi di vaccino.

Per tornare all'Italia, oggi il ministero della Salute ha, infatti, emesso la circolare a firma di Gianni Rezza, con una nota allegata sottoscritta anche da Franco Locatelli, Silvio Brusaferro e Nicola Magrini, con la quale di dà l'avvio alle terza dose a 4 mesi.

"Alla luce delle attuali evidenze sull'impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche sostenute dalla citata variante, al fine di estendere gradualmente l'offerta del richiamo vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione - si legge nella circolare - si rappresenta che la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall'ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell'unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un' infezione da SARS-CoV-2, in base alle relative indicazioni)".

Si conferma, inoltre, si legge ancora nella nota della circolare "l'assoluta priorità di mettere in massima protezione con tempestività sia tutti coloro che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo vaccinale primario, sia i soggetti ancora in attesa della dose addizionale (trapiantati e immunocompromessi), sia i soggetti più vulnerabili a forme gravi di covid per età o elevata fragilità, nonché tutti coloro per i quali è prevista l'obbligatorietà della vaccinazione che non hanno ancora ricevuto la dose booster nei tempi previsti".

Inoltre, la terza dose o dose booster sarà estesa ai giovani tra i 16-17 anni e gli adolescenti fragili tra i 12-15, sempre secondo la circolare del ministero.

Le dosi potranno essere somministrate a partire dal 27 dicembre.

Aifa - secondo quanto si apprende - si pronuncerà su tutti gli adolescenti tra 12-15 anni entro il mese di gennaio. 

Stesse tempistiche di quelle previste per gli over 18 per la dose booster a tutti soggetti della fascia di età 16-17 anni e ai soggetti della fascia di età 12-15 anni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti

Dal primo febbraio, come noto, cala anche la durata del green pass, che passerà da nove a sei mesi.

Si apprende intanto che sono oltre 5,6 milioni gli italiani che a oggi non hanno copertura contro il Covid: lo indica il report del governo sui vaccini, aggiornato a questa mattina, sulla base del quale risultano - senza calcolare la popolazione compresa nella fascia 5-11 anni - 5.683.275 persone che non hanno fatto la prima dose.

In termini assoluti, il numero più alto di non vaccinati è tra i 40-49 anni (1.221.454) e in quella 50-59 anni (1.038.570); in termini percentuali è invece tra i 12-19enni dove c'è la fetta più ampia: il 18,47%, che corrisponde a 854.716 persone su una platea di 4.627.514."

Ieri le prime dosi sono state poco più di 40 mila: si tratta di una cifra in sé relativamente bassa, ma giorno dopo giorno va a erodere la platea dei non vaccinati, che il mese scorso era sopra i 6 milioni di persone.

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