Pandemia / La prevenzione

Con la terza dose neutralizzata la variante Omicron. Conferme sul vaccino anche dall'esperienza dei primi pazienti italiani

Pfizer/BioNTech: moltiplica fino a 25 volte gli anticorpi e garantisce un livello di protezione simile a quello osservato dopo due dosi contro il virus originale e le varianti finora conosciute

TRENTINO Individuato il primo contagio della variante Omicron in Trentino
BOLLETTINO Altri 392 contagi e un decesso, Fugatti: senza no vax zona bianca
ALTO ADIGE Covid, altri due morti e 401 nuovi contagi nelle ultime 24 ore
ITALIA Altra impennata dei casi: oltre 36 mila con 146 vittime

 

ROMA. La variante Omicron del Sars-CoV-2 è stata neutralizzata da 3 dosi di vaccino.

La notizia arriva da Pfizer/BioNTech dopo test effettuati in laboratorio, secondo i quali moltiplica fino a 25 volte gli anticorpi e garantisce un livello di protezione simile a quello osservato dopo due dosi contro il virus originale e le varianti finora conosciute.

E si dicono pronti ad aggiornare il vaccino, se necessario, con i nuovi lotti a marzo.

I primi dati sull'efficacia dei vaccini rispetto alla Omicron dicono che la variante riduce significativamente gli anticorpi generati dal vaccino di Pfizer e BioNTech, secondo un piccolo studio preliminare condotto in Sudafrica e pubblicato su medRxiv.

I guariti dall'infezione che hanno ricevuto una vaccinazione di richiamo avranno una maggiore protezione.

Lo studio preprint, non ancora sottoposto a revisione paritaria e condotto all'Africa Health Research Institute, ha testato 14 campioni di plasma di 12 vaccinati, di cui 6 infettati precedentemente. Il calo di capacità anticorpale di neutralizzare Omicron rispetto al virus originale è stato di 41 volte.

«I dati su Omicron che emergono dal Sudafrica suggeriscono un aumento del rischio di reinfezione, ma sono necessari più dati per trarre conclusioni più solide», commenta il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Tedros Ghebreyesus in un briefing da Ginevra, aggiungendo che «ci sono anche alcune prove che Omicron provochi una malattia più lieve rispetto a Delta».

È intanto guarito il manager Eni di Caserta, il primo contagiato in Italia dalla nuova variante, e con lui anche la moglie, i due figli, la madre e una badante; resta invece contagiata la suocera del professionista.

Risultato positivo al covid il 16 novembre scorso dopo essere tornato da un viaggio in Mozambico, il 27 novembre, in seguito al sequenziamento del suo materiale genetico, era emerso poi che la positività riguardava la nuova variante sudafricana denominata Omicron.

«Abbiamo superato una dura prova. Il vaccino ci ha fatto stare tranquilli. Chi è restio si vaccini», esorta il manager.

La variante di Omicron per ora, riferisce l'Oms, è stata segnalata in 57 Paesi e si prevede che il numero continuerà a crescere. Alcune caratteristiche di Omicron, tra cui la sua diffusione globale e il gran numero di mutazioni, suggeriscono che potrebbe avere un impatto importante sul corso della pandemia.

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