Pandemia / L'intervista

Benetollo: "La variante Delta non ci preoccupa, vaccini efficaci"

Il direttore generale dell'Apss tranquillizza ma sollecita i cittadini ad affrettarsi per prenotare la vaccinazione. "Il caso britannico è un po' diverso, perché loro hanno rinviato di molto la seconda dose"

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di Nicola Maschio

TRENTO. Il direttore generale dell'Azienda sanitaria Pier Paolo Benetollo, ha fatto il punto della situazione, sia sui vaccini sia sulla diffusione del virus.

Direttore, il tema del momento è la variante Delta: quali sono i rischi?

"Al momento in Trentino abbiamo avuto un paio di casi a fine aprile e uno giusto qualche settimana fa. Ma i numeri sono talmente piccoli che non possiamo fare altro se non riferirci al contesto nazionale".

Bisogna essere preoccupati?

"Per via della sua maggior contagiosità probabilmente prenderà il posto di quella inglese, ma non siamo preoccupati. A tal proposito, quando prendiamo come esempio la Gran Bretagna dobbiamo pensare che loro hanno rimandato la seconda dose fino a tre mesi, mentre da noi questo non è successo. I dati che ci arrivano sono assolutamente confortanti: i vaccini funzionano contro la variante Delta e prevengono le forme più gravi dell'infezione".

Quindi la soluzione è proseguire in modo forte con la campagna vaccinale?

"Certamente. Da questa sera (martedì 29 giugno, ndr) apriremo a tutti dai 12 anni in su, quindi praticamente ogni cittadino trentino potrà prenotare la sua dose. I vaccini funzionano e sarà fondamentale arrivare a settembre con una copertura importante".

Il Trentino prosegue con l'attività di tracciamento?

"Assolutamente sì: in Italia in questo momento siamo tra i migliori. Rispetto al tempo che intercorre tra rilevamento della positività e tracciamento siamo molto veloci".

Per il prossimo autunno, quali sono le preoccupazioni?

"Coloro che hanno più di 50 anni è fondamentale che completino il ciclo di vaccinazione, dato che sono i soggetti più a rischio di ospedalizzazione e casi gravi della malattia. Poi ovviamente avremo un rialzo dei contagi, legati a chissà quale nuova variante, ma con tante persone vaccinate ridurremo i casi gravi e la circolazione stessa del virus".

Rispetto al Green Pass invece, c'è il rischio che con l'insorgere di nuove varianti perda in qualche modo il suo valore?

"No, non c'è questo rischio. Con la vaccinazione che come abbiamo visto funziona e, soprattutto, aperta ora a tutti i cittadini, non è più discriminante nei confronti di chi prima voleva vaccinarsi e non poteva per limiti di età o di categorie. Sarà uno strumento che ci accompagnerà in futuro, mi aspetto che le autorità nazionali limitino certe attività a chi non lo possiederà da settembre in avanti".

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