Covid / Il caso

AstraZeneca, Lucia Coppola: in Trentino esami del sangue prima dell'iniezione

La consigliera provinciale dei Verdi europei chiede al presidente della Provincia di valutare una nuova prassi precauzionale sui rischi di trombosi per le somministrazioni del vaccino, cui oggi l'Ema peraltro ha dato nuovamente il via libera senza prescrizioni

TRENTO. Il caso AstraZeneca fa discutere anche in Trentino, nel giorno in cui l'Ema ribadisce che si può usare senza restrizioni il vaccino anglo-svedese. La consigliera provinciale dei Verdi, Lucia Coppola, chiede all'ente locale di prendere una propria iniziativa precauzionale, cioè sottoporre all'esame del sangue chi deve fare il vaccino, in modo da verificare eventuali predisposizioni ai casi di trombosi che sono stati al centro delel verifiche degli enti regolatori nazionali e europeo.

"Ogni Paese - scrive - applica le proprie regole per l'uso di Astrazeneca. In Italia, il vaccino prodotto dal colosso anglo-svedese è attualmente raccomandato anche agli over 65.

L’Inghilterra sta valutando in queste ore lo stop per gli under 50.

Il 3 aprile scorso l’Olanda ha sospeso temporaneamente l'uso di AstraZeneca per tutte le età. In Germania AstraZeneca viene somministrato solo per le persone di età superiore ai 60 anni. A differenza della Svezia, dove AstraZeneca può essere somministrato agli over 65, Norvegia e Danimarca hanno deciso di prolungare lo stop al vaccino almeno fino al 15 aprile.

La Spagna è stata fino ad ora uno dei pochi Paesi europei a mantenere un limite massimo di 65 anni per i destinatari del vaccino AstraZeneca. La Francia ha deciso lo scorso 19 marzo, a seguito dello stop europeo, di riservare il vaccino alle persone di età superiore ai 55 anni.

Intanto anche nel nostro Paese si accavallano le notizie di nuovi presunti casi di trombosi cerebrale legati al coagulo del sangue in pazienti trattati da pochi giorni con questo vaccino.

Tutti comprendiamo che abbiamo a che fare con un virus poco conosciuto, che i vaccini sono da poco in commercio e se ne stanno ancora studiando l'efficacia e la durata della protezione.

In attesa di dati certi sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca e per rassicurare coloro che hanno ricevuto questo vaccino o lo riceveranno, chiedo al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, se ritenga opportuno disporre che alle persone che verranno vaccinate con Astrazeneca e a quelle che lo hanno già ricevuto siano prescritti degli esami di laboratorio per verificare la propensione degli stessi a sviluppare una trombosi", scrive Lucia Coppola, che chiede alla giunta anche se la scelta del tipo di vaccino che verrà somministrato sia subordinato ad una attenta anamnesi del soggetto che lo riceverà."

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