Vaccinazioni, Trentino a quota 27mila. Arrivano dosi AstraZeneca. Roma aggiorna il Piano: ecco le prossime tappe

Le dosi  di vaccino covid somministrate in Trentino stamattina hanno raggiunto quota 26.906 di cui 10.737 per i richiami. Quelle destinate agli ospiti di case di riposo sono 6.454, si prevede di ultimare la copertura nelle rsa verso la metà del mese. Nel frattempo si dovrebbe mettere a punto la modalità di riapertura delle visite nelle residenze per anziani.

Frattanto, la Provincia fa sapere che sono arrivate in Trentino 2.200 dosi del vaccino Astrazeneca.

L’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, precisa che «verrà deciso nei prossimi giorni a quali fasce di persone distribuire il vaccino. Abbiamo richiesto che ci sia un’indicazione nazionale su questo perché il vaccino può essere dato dai 18 ai 55 anni ma non a soggetti fragili o persone con problemi di salute. Domani ci sarà un’altra commissione salute per parlare del piano nazionale e come distribuire i vaccini e a quali fasce», aggiunge Segnana.

Da Roma arriva intanto l'aggiornamento del piano nazionale vaccinazioni.

Sono sei le categorie che verranno vaccinate prioritariamente nella seconda fase della campagna. La prima sarà quella dei soggetti "estremamente vulnerabili" per particolari patologie, indipendentemente dall'età.

I soggetti estremamente vulnerabili sono quelli con patologie valutate come "particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19".
 
Si tratta di persone con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità.

Seguono, in ordine cronologico, le persone tra 75 e 79 anni; tra 70 e 74 anni; persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico.

Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna (per ora Pfizer e Moderna), alla sesta quello AstraZeneca, sempre naturalmente che nel frattempo non si rendano disponibili, come prevedibile, altri preparati (compreso, forse, il russo Sputnik, che usa come messaggeri due ceppi di adenovirus inattivati che servono a far reagire l'organismo alla proteina spike del sars-cov-2).

Tra le fasce prioritarie nella fase 2 di vaccinazioni anti-Covid, l'aggiornamento del Piano vaccinale prevede pure gli over-70 (categorie 2 e 3) e ciò in virtù del più alto tasso di letalità associato a Covid-19.

Queste categorie di priorità, si legge, "vengono definite sulla base del criterio anagrafico in quanto questa variabile assume un ruolo preponderante nella valutazione dei fattori di rischio di mortalità associata a Covid-19". Infatti, in questa fascia di età "il tasso di letalità di coloro che vengono a essere infettati risulta pari al 10%".

Il documento di aggiornamento è stato elaborato dal ministero n collaborazione con Aifa, Iss e Agenas, tenendo conto della riduzione dei vaccini disponibili nella prima fase della campagna di immunizzazione. Il documento è stato oggetto di confronto con il Comitato nazionale di bioetica e ora verrà discusso in Conferenza Stato-Regioni.

Il piano vaccini ha valenza nazionale e dunque "ogni atto delle singole Regioni diretto a intervenire sulla materia può essere valutato dal ministro della salute in ragione della necessità di azioni coordinate ed omogenee su tutto il territorio nazionale", spiega il capo di gabinetto in una lettera inviata al Cts in merito al piano della Lombardia, sottolineando la necessità di un "raccordo" tra le iniziative delle Regioni con le prescrizioni nazionali.

Da parte del ministero, aggiunge, ci sarà comunque un esame "rapido e costruttivo" del piano, "purché in linea con le indicazioni del piano nazionale".

comments powered by Disqus