Studenti post-laurea, 1 su 3 si ammala di depressione

Se i soldi non fanno la felicità, tantomeno sembra farla la carriera accademica. Almeno secondo uno studio pubblicato su Nature Biotechnology, che mostra come oltre un terzo degli studenti laureati che frequentano dottorati e master riferiscono di essere attanagliati da ansia o depressione.

Il rapporto è basato sulle risposte di 2.279 studenti in 26 nazioni, di cui il 90% dottori di ricerca, mentre il 10% studenti di master. Ne emerge che oltre il 41% degli intervistati aveva punteggi di ansia di grado da moderato a severo e che quasi il 39% mostrava segni di depressione da moderata a grave. Mentre nella popolazione generale il tasso in entrambi i casi non superava il 6%, come testato sulla base della stessa scala di valutazione. Il problema era più forte tra le donne.

In pratica, per coloro che frequentavano dottorati e master, i tassi di depressione e ansia erano sei volte superiori a quelli della popolazione in generale. A pesare, secondo i ricercatori sono in particolare il difficile equilibrio tra lavoro e vita privata e la mancanza, presso le università, di adeguati programmi di sviluppo professionale.

«I tassi sorprendentemente elevati sottolineano la gravità del problema e la necessità di una risposta», afferma Teresa Evans, neuroscienziata presso l’Health Science Center dell’Università del Texas a San Antonio e autrice principale dello studio. Dovrebbero essere le università stesse, aggiunge, a «fornire agli studenti strumenti per aiutarli a gestire il tempo e affrontare lo stress». In primo luogo investendo «risorse nella sviluppo della carriera e promuovendo un generale cambiamento nella cultura accademica».

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