Austria: dall'Alta Corte via libera alle nozze gay

La Corte costituzionale austriaca ha dato il via libera alle nozze gay. Con una decisione del 4 dicembre, scrive l’Apa, l’Alta Corte ha annullato una norma che impediva la possibilità di sposarsi alle coppie dello stesso sesso.

La Corte costituzionale ha motivato la decisione con il divieto di discriminare le coppie dello stesso sesso. La vecchia legge sarà annullata a partire dal 31 dicembre 2018.

All’origine della pronuncia c’è il ricorso di una coppia di donne, che hanno fatto richiesta di matrimonio, e che hanno ottenuto un rifiuto dal tribunale amministrativo di Vienna.

«Abbiamo vinto su tutta la linea», ha affermato l’avvocato delle due donne, Helmut Gaupner, che parla di decisione storica.

L’avvocato Alexander Schuster, rappresentante per l’Italia della Commissione europea per il diritto in materia di orientamento sessuale (Ecsol), si congratula per il risultato ottenuto da Helmut Gaupner, l’avvocato delle due donne austriache che hanno ottenuto il diritto a sposarsi, e auspica che «anche in Italia Ecsol possa presto annunciare una svolta da troppo tempo attesa».

In particolare, Schuster auspica che «anche in Italia si ritorni sulla sentenza n. 138/2010, che lo vide difensore di due delle tre coppie che giunsero avanti alla Corte costituzionale».

«Sono passati sette anni. Oggi per l’Italia - sottolinea - vale quanto i giudici hanno detto per l’Austria: prevedere due istituti distinti è una discriminazione dovuto all’orientamento sessuale. Queste coppie creano famiglie e le loro famiglie accolgono sempre più figli con due genitori. Ebbene, è ora che la Consulta riconosca loro il diritto costituzionale ad avere pari diritti e pari doveri. Più semplicemente: ad avere pari dignità. Il matrimonio egalitario è l’unica risposta possibile».

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