«Epidurale negata alle partorienti» S. Chiara, denuncia di Civettini

All’ospedale Santa Chiara di Trento ci sarebbero stati diversi casi di partorienti a cui è sarebbe stata negata la possibilità di ricevere un’epidurale per lenire i dolori del parto.

Lo sostiene il consigliere provinciale della Civica Trentina, Claudio Civettini, che ha presentato una interrogazione all’assessore provinciale alla Sanità, Luca Zeni.

Civettini sostiene di aver ricevuto una segnalazione da una mamma che, al momento di partorire, negli ultimi giorni di novembre 2016, «si è interfacciata con l’ostetrica chiedendo ma non ottenendo l’assistenza di un anestesista, con tutto ciò che questo ha comportato, con ore di comprensibile e fortissimo disagio.

Tanto è vero che la persona in questione dopo non ha mancato, più che comprensibilmente, di segnalare all’ospedale la sua assai negativa esperienza».

Secondo il consigliere provinciale, sempre con riferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento, ci sarebbero altre mamme «interessate all’epidurale alle quali pare sia stato detto che tutto dipenderà dalle disponibilità degli anestesisti quando entreranno in travaglio».

Il consigliere della Civica non vuole avviare - scrive - una «caccia al responsabile, bensì solamente una presa di coscienza critica e possibilmente l’ammissione sia di un grave errore in un singolo caso sia, più in generale, della carenza di un servizio che dovrebbe essere garantito (e che tale sembra proprio non sia)».

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