In Italia 90 mila studenti usano cannabis tutti i giorni

Circa 90 mila studenti italiani riferiscono un uso pressoché quotidiano della cannabis e quasi 150mila sembrano farne un uso problematico.

È quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, pubblicata dal sito del Dipartimento politiche antidroga. 

La cannabis è la sostanza psicoattiva più diffusa sia tra la popolazione adulta che tra i giovanissimi. Circa un terzo della popolazione ne ha sperimentato gli effetti almeno una volta nel corso della propria vita, oltre un quarto degli studenti delle scuole superiori ne ha fatto uso nel 2016. Si osserva inoltre un aumento della disponibilità di prodotti derivati della cannabis, con un'alta variabilità di principio attivo (Thc).

Ma la percentuale di persone che ricorrono alle cure nei Servizi pubblici non è alta: solo l'11% del totale dell'utenza e i ricoveri ospedalieri da imputare all'uso di cannabis sono solo il 12% di quelli legati a uso di droghe. 

Il mercato degli stupefacenti in Italia è quantificabile in 14 miliardi di euro, "praticamente il valore di una manovrina".

Lo rileva l'associazione Luca Coscioni che riporta i dati della Relazione annuale al parlamento sulle droghe del Dipartimento per le Politiche Antidroga "pubblicata sul sito il 1° agosto nel totale disinteresse e silenzio della politica". La spesa per sostanze è ripartita tra Cocaina (43%), Cannabis (28,2%), Eroina, (16,2%) e altre sostanze sintetiche (12.7%). Da quanto emerge, i prezzi della merce si abbassano e la purezza aumenta.

Filomena Gallo, segretario dell'associazione, che si batte per le libertà civili e Marco Perduca, coordinatore di Legalizziamo.it chiedono al governo la convocazione della Conferenza nazionale sulle droghe, che sottolineano, "non viene organizzata dal 2009".

"È indispensabile aprire un dibattito pubblico, politico e istituzionale - sottolineano - ma il governo invia la relazione al Parlamento quando questo chiude per la pausa estiva e lo fa senza neanche una conferenza stampa per presentarlo né, tanto meno, annuncia risposte alla diffida che con Antigone, Forum Droghe, la Lila e la Società della Ragione abbiamo inviato il 31 luglio al Presidente Gentiloni per chiedere la convocazione della Triennale Conferenza nazionale sulle droghe dove il contenuto della Relazione dovrebbe esser discusso istituzionalmente".

"Possibile che i presidenti Grasso e Boldrini non abbiano nulla da dire rispetto a questa mancanza di rispetto del Parlamento e delle sue prerogative di cane da guardia dell'operato del governo?", concludono Gallo e Perduca.

Un terzo degli studenti minorenni che frequentano le scuole superiori 'sperimenta' sostanze psicoattive: l'allarme è contenuto nella Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze 2017. Il dossier conferma l'ingresso precoce nel consumo di droga da parte dei giovanissimi e "l'elevata propensione alla sperimentazione, anche di tipo esplorativo".

Questo fenomeno sembra trovare conferma tanto nel numero di minori ricoverati per conseguenze derivanti dall'uso di sostanze, quanto in quelli fermati dalle Forze dell'Ordine e segnalati ai Prefetti per detenzione di sostanze per uso personale, o coinvolti in attività criminali legate a traffico e detenzione. Negli ultimi anni sono infatti aumentate le denunce e i procedimenti giudiziari aperti a carico di minori, nonché il numero minori affidati ai Servizi sociali della Giustizia minorile per reati legati alle droghe.

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