Riaperto il Rifugio Viote con la nuova gestione

Prodotti bio e a chilometri zero, il coinvolgimento delle aziende agricole locali, lo «sguazet» e le costolette d’agnello. E poi la collaborazione con il Muse, con il Giardino botanico e con la Terrazza delle Stelle. Ha riaperto sabato, con idee ed entusiasmo da vendere, il Rifugio Viote, storico punto di riferimento immerso nella natura del Bondone. A gestirlo Maria Grazia Bonella, che ci lavorerà, anzi ci sta già lavorando, insieme alla figlia Elisabeth, al cuoco Mauro, a un altro collaboratore e a due richiedenti asilo, una ragazza della Guinea francese e un ragazzo pakistano, che vivono nel vicina struttura delle caserme delle Viote. Il rifugio a luglio e agosto sarà aperto tutti i giorni, sia a pranzo sia a cena.

«Dalle 8 del mattino fino alle 21. Anche a settembre e ottobre probabilmente saremo aperti tutti i giorni con uno di riposo, che dobbiamo ancora definire. Poi ovviamente a Natale ci saremo sempre: diciamo che l’obiettivo è quello di essere a disposizione più giorni possibile e anche in quelli di chiusura, su prenotazione, saremo pronti a riaprire», spiega Maria Grazia Bonella, una donna intraprendente ed eclettica. Fa parte di Donne in campo, di Atabio, è titolare dell’azienda agricola Pangea di Torcegno. «Ma conosco anche il turismo: in passato ho lavorato per il Superski di Fassa, ho gestito per cinque anni Malga Sorgazza e per uno ho lavorato al Taramelli. L’obiettivo è ora creare una sinergia tra agricoltura, ambiente e turismo: le Viote e tutto il Bondone sono bellissime e le idee in cantiere sono tante. Diciamo che qui ho potuto mettere insieme tutti i miei progetti e le mie esperienze».  

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1604576","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"439","width":"480"}}]]

Bonella ha vinto il bando per la gestione a inizio giugno e poi, dopo un mesetto di burocrazia, sabato scorso l’apertura. «Abbiamo fatto le corse ma ci ora ci siamo. Avremo un menù base, con ricette tipiche di Trentino e Alto Adige e poi seguiremo la stagionalità. Non mancheranno prodotti sfiziosi e bio, oltre a piatti vegetariani e anche per celiaci. Abbiamo già fornitori di carne, formaggi e salumi del posto e poi in questi giorni cercherò altri piccoli produttori nella zona. I clienti troveranno succhi di frutta, sciroppi, vini e anche qualche birra bio, oltre alle piante officinali, le confetture e i piccoli frutti, sempre coltivati senza trattamenti chimici».  

Oltre al cibo saranno tante le iniziative da sviluppare nel corso del tempo. «Con il Muse la collaborazione è stretta e faremo molte iniziative insieme. Poi c’è naturalmente il giardino botanico e magari qualche concertino lo proporremo. E qui a lavorare abbiamo anche due ragazzi richiedenti asilo, crediamo possa essere un bel segnale». 

Per pronotazioni, in attesa nel nuovo numero fisso, si può chiamare il 347.3013209.

comments powered by Disqus