Almeno un integratore l’anno per 32 milioni di italiani

Da quelli per la ricrescita dei capelli a quelli per migliorare la circolazione del sangue, continua la passione degli italiani per gli integratori alimentari. Ben 32 milioni di connazionali ne ha usato almeno uno nell’ultimo anno. È quanto rivela una indagine GfK presentata alla diciottesima Convention FederSalus «Integratore alimentare: l’innovazione nell’healthcare» in corso a Roma.

Nel 2016 il mercato degli integratori alimentari ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, per un totale di quasi 200 milioni di confezioni vendute e impiega circa 100.000 addetti lungo l’intera filiera. Il 92% del valore di mercato è appannaggio del canale farmacia. Condotta su un campione di 6.347 persone over 18, l’indagine rivela che due terzi degli utilizzatori condivide l’idea che si tratti di prodotti sicuri ed efficaci.

«L’integratore viene utilizzato non solo in un’ottica di recupero dell’organismo dopo un periodo di stanchezza o malattia, ma anche per promuovere il benessere, migliorare le proprie prestazioni fisiche e mentali e prevenire o risolvere disturbi», afferma Isabella Cecchini, direttrice Dipartimento Ricerche sulla Salute di GfK. Non solo vitamine e sali minerali, tra gli integratori più «familiari» agli intervistati si trovano anche energizzanti, fermenti lattici, prodotti per le difese immunitarie, per la prevenzione cardiovascolare, ossa e articolazioni, per l’ansia e i disturbi del sonno, per la memoria, il controllo peso, menopausa, prostata e disturbi intestinali.

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