Nel mondo almeno un miliardo di fumatori, seconda causa di morte

Nonostante gli sforzi nel mondo c'è ancora quasi un miliardo di fumatori, e una morte su dieci è imputabile a questa causa. Lo afferma uno studio pubblicato da Lancet, secondo cui metà dei 6,4 milioni di morti l'anno si trovano in quattro paesi, Russia, Usa, Cina e India. Lo studio si basa sui numeri del Global Burden of Disease, un rapporto internazionale che ha vagliato i dati dal 1990 al 2015. 

La percentuale di fumatori è calata, sottolineano gli autori, ed è passata da un uomo su tre a uno su quattro e da una donna su 12 a una su 20, ma per effetto della crescita della popolazione mondiale il numero assoluto di fumatori è aumentato da 870 milioni a quasi un miliardo. "Gli sforzi fatti negli ultimi anni hanno portato a qualche progresso - sottolinea Emmanuela Gakidou dell' Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), tra gli autori dello studio - ma molto di più deve essere fatto. La crescita del numero assoluto di fumatori continua a superare il declino nei tassi, e questo indica che dobbiamo prevenire che più persone inizino e incoraggiare chi fuma a smettere". 

I tre paesi con la maggior percentuale di fumatori maschi nel 2015 erano Cina, con 254 milioni, India con 91 milioni e Indonesia con 50 milioni. Per le fumatrici al top ci sono invece gli Usa, 17 milioni, la Cina e l'India con circa 14 milioni. Fra i paesi virtuosi il rapporto indica il Brasile, che ha ridotto i fumatori con un mix di aumento delle tasse, adozione di pacchetti con indicazioni sui rischi e campagne di educazione. "Il fumo - sottolinea l'esperta - è la seconda causa di morte e disabilità grave nel mondo". 

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