La pasta alle Olimpiadi Carboidrati riabilitati

Tanta, sempre e comunque la pasta a tavola per i campioni italiani in partenza per le prossime Olimpiadi di Rio 2016. Il tutto con l’approvazione della comunità scientifica, che ha riabilitato a tutti gli effetti il carboidrato per eccellenza nell’alimentazione dello sportivo. A confessarlo sono i numero uno del tennis, Flavia Pennetta e di canottaggio, Giuseppe Vicino, presenti oggi in un incontro promosso da Aidepi, l’Associazione delle Industrie della Pasta e del Dolce italiano.

«Un bel piatto di pasta non me lo toglie nessuno», afferma Pennetta, vincitrice Us open 2015 - preferisco in assoluto quella corta, come le orecchiette alla crudaiola, vale a dire pomodori saltati in padella con un pò di cacio ricotta pugliese e una foglia di basilico fresco; certo durante gli allenamenti mangio un piatto con sugo leggero che mi dà la giusta energia e gusto».

Stessa amore per il canottiere Giuseppe Vicino, campione del mondo 2015 che, per prepararsi all’intenso sforzo fisico di gare e allenamenti, ne mangia anche 400 grammi al giorno, 200 a pranzo e 200 a cena.

«Anche io preferisco quella corta - spiega Vicino - con una ricetta di mia nonna, ossia pasta, patate e provola. A dire il vero ne mangerei all’infinito ma per problemi di linea mi devo contenere».

«I love pasta» non solo per gli atleti azzurri ma anche per gli stranieri, primo tra tutti Usain Bolt, l’uomo più veloce del mondo che adora la pasta con ragù giamaicano.

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