Corrieri in sella alla bicicletta, velocità nelle eco-consegne

di Matteo Lunelli

Ricordate i pony express? Togliete i cavalli o i motorini, togliete Jerry Calà e mettete una bicicletta o una cargo bike. Ovvero l'ideale per muoversi velocemente in città e in maniera del tutto ecologica. In sella immaginate delle persone che portano lettere, giornali, fiori, cibo, pacchi. Avrete così i cosiddetti «bike messenger», dei corrieri a due ruote, protagonisti di un mestiere già molto diffuso in molte città d'Italia e d'Europa (a Bolzano, ad esempio, esistono quattro aziende). Ieri a Trento, con l'evento «Due giorni per due ruote» (oggi si prosegue con la gara di ciclomeccanica, con i ragazzi del progetto Ora), le due ciclofficine popolari di Trento, la Ciclostile del csa Bruno e la Gira la Ruota della cooperativa Kaleidoscopio hanno dimostrato che anche in città sarebbe possibile.

Due giorni per due ruote (Foto Paolo Pedrotti)

 

Venticinque ragazzi, provenienti da Trento, ma anche da Verona, Padova, Mestre e Bolzano, sono saliti in sella alla propria bici, hanno allacciato il caschetto, indossato lo zaino, riempito la borraccia e percorso circa 70 chilometri, dal Bicigrill al Top Center, da Sanbapolis al doss Trento, toccando una serie di indirizzi presenti in una lista. Hanno controllato con Google Maps o con la cara vecchia mappa cartacea e sono partiti, cercando di ottimizzare strade, percorsi e sforzi. Alla fine hanno impiegato tutti circa tre ore. Nessuno di loro ha inquinato. Qualcuno ha fatto anche un volo, per colpa dell'asfalto bagnato dalla pioggia: i rischi del mestiere. E, siccome si trattava di una gara non competitiva, si sono tutti divertiti. «Abbiamo calcolato che per lo stesso percorso un corriere con il furgone ci avrebbe impiegato circa 6 ore», ci spiega Diego Brunello dell'officina Ciclostile.

«Grazie a questa alleycat abbiamo dimostrato che anche a Trento sarebbe possibile, oltre a trascorrere una giornata diversa e divertente». Poi, terminata la sgambata e ritrovatisi presso lo skate park in via delle Ghiaie, sono spuntate una serie di cargo bike, per le consegne più ingombranti, e alcuni divertenti mezzi frutto della fantasia. «Le cargo possono portare più di 40 chili, ma non sono facili da guidare. C'è anche la nostra Alphacargo, che ho disegnato e ideato con Kaleidoscopio e che parteciperà anche ai mondiali», prosegue Brunello. Oltre al divertimento c'è anche il business. «A settembre - spiega Gianluca Mancia di Gira la Ruota - vorremmo aprire un'azienda di bike messenger: sarebbe un modo per sostenere la mobilità sostenibile e avrebbe la finalità di reintrodurre nel mondo del lavoro ragazzi con problemi. Stiamo sviluppando un business plan e poi potremmo coprire da Gardolo ad Aldeno, oltre alla collina. I clienti possibili? Chiunque voglia consegnare in giornata, da negozi di cibo e fiori a farmacie e biblioteche».

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