Merletto italiano candidato a patrimonio dell’umanità Unesco

Un'arte unica, quella del merletto, fatta di punti, intrecci tipi di filato e grande maestria, che esce dalle case e pervade le città: a Venezia è stato siglato il protocollo per la candidatura del merletto italiano a Patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco. Un progetto che vede 16 Comuni italiani uniti in rete per salvaguardare, promuovere e valorizzare un'arte antica e preziosa, simbolo della cultura e dell'identità italiana.

Da Bolsena a Chioggia, da Chiavari a Forlì, fino a Bosa, Cantù, Meldola, Gorizia, L'Aquila, Latronico, Orvieto, Rapallo, Sansepolcro, Santa Margherita Ligure, Varallo Sesia e naturalmente Venezia: 16 città, unite in sinergia per creare una collaborazione tra enti, che rafforzi sempre più la consapevolezza del valore del merletto italiano, attraverso incontri, eventi, manifestazioni a sostegno del progetto.

«La firma del protocollo - ha sottolineato la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, una delle principali sostenitrici del progetto - rappresenta un momento fondamentale non solo per sancire la candidatura, ma anche per creare un filo diretto e connesso tra culture e tradizioni delle diverse città italiane custodi di quest'arte millenaria». La presidente della Fondazione Musei Civici, Maria Cristina Gribaudi, ricordando il successo della Biennale del Merletto, appena conclusa, ha sottolineato come proprio le donne, grazie alla loro abilità virtuosistica, abbiano anche sostenuto economicamente le proprie famiglie.

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