Il tango argentino diventa terapia per chi ha tumori

Il Tango argentino non solo patrimonio dell'umanità ma anche un fondamentale strumento per ottenere importanti benefici per il proprio corpo e per la propria mente. Ecco allora che l'Anvolt di Trento, l'Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori, ha deciso di proporre per il mese di settembre un serie di seminari rivolti proprio al tema del «Psicotango».

«Un'esperta in questo ambito - ha spiegato Elisa Zeni di Anvolt - è Monica Peri che ha deciso proprio di far tappa nel nostro territorio per farci scoprire questo mondo. Il tango diventa uno strumento terapeutico. Quando una persona malata di tumore perde percezione del proprio corpo perché lo percepisce solo attraverso il dolore, attraverso il tango si può dare un'opportunità al malato per riprendere possesso del proprio corpo».

Lo «psicotango» è una teoria nella quale si intende combinare i benefici del tango, come danza di incontro, con la psicologia intesa come sguardo ai corpi che danzano, che parlano. Nella pratica della danza, i singoli elementi dei gruppi potranno accrescere le capacità di connessione con se stessi e con le altre persone del gruppo. Gli esercizi scelti per questa attività sono in generale correlati alla presa di coscienza di se stessi attraverso un maggiore dialogo con il proprio corpo, con il corpo dell'altro nella coppia e con gli altri come gruppo danzante. «Il tango - ha spiegato ieri Monica Peri - riesce a portare la salute più di altre danze. Ci si affida al dialogo tra i corpi e l'incontro diviene totale». A sottolineare «l'importanza di sostenere nuove modalità per diffondere benessere anche tra gli ammalati» è stato anche l'assessore Andrea Robol.

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