Alcol e droga, più a rischio i giovani maschi Trentino, consumi sopra la media nazionale

Il problema alcol e droga tra i giovani e meno giovani non è una novità. In Trentino, più che nel resto d'Italia, i numeri sono impressionanti. Ma cosa si fa per arginare il fenomeno? Quali sono le azioni messe in campo dalla Provincia e dell'Azienda sanitaria per mettere un freno a percentuali che non possono non preoccupare?

La risposta - che peraltro in alcuni casi lascia piuttosto perplessi - è contenuta in una risposta dell'assessore alla salute Luca Zeni ad un'interrogazione del consigliere Claudio Civettini.

«L'evidenza che il consumo di sostanze (legali e illegali) sia considerato un rilevante problema di sanità pubblica si concretizza nell'inserimento nel Piano per la salute del Trentino 2015 - 2025 di un ambito di intervento specifico per il contrasto delle dipendenze in cui si sottolinea l'importanza delle attività di prevenzione, in particolare se rivolte ai ragazzi.

Inoltre tra gli obiettivi specifici del Piano provinciale della prevenzione c'è quello di ridurre la prevalenza di consumatori di alcol a rischio del 15% e di triplicare (dal 6% al 18%) la prevalenza di bevitori ad alto rischio che hanno ricevuto un consiglio di bere meno da parte del proprio medico e di altro operatore sanitario».

Un'attività di sensibilizzazione, quest'ultima, che dovrebbe essere scontata considerato che il medico di base dovrebbe essere il primo anello di congiunzione tra il paziente e il mondo della sanità, il primo fronte attivo nel campo della prevenzione. Il pensare che i bevitori incalliti non ricevano da lui alcuna indicazione sull'opportunità di smettere risulta incredibile. «Altro obiettivo - si legge nella risposta dell'assessore - è quello di ridurre la prevalenza di persone che guidano sotto l'effetto dell'alcol del 30%».

Nel quinquennio 2012-2015 la quota di popolazione adulta (18-69 anni) trentina che consuma alcol a maggior rischio è pari al 30% perché consuma alcol abitualmente in modo elevato (4%) o prevalentemente fuori pasto (22%) o perché un bevitore binge, ossia che consuma in una singola occasione 4 o 5 bicchieri di bevande alcoliche (14%) o una combinazione delle tre modalità.

A maggior rischio la categoria degli uomini giovani. Il 69% dei 18-24enni consuma abusa di alcol in occasione di feste o happy hour.

La cosa preoccupante è che nonostante le campagne informative negli ultimi anni la prevalenza di consumi di alcol in Trentino, che è più elevata rispetto al dato nazionale, non ha accennato a diminuire.

Il consumo di alcol è poi un'abitudine anche tra i giovanissimi. Il 25% dei 15enni dichiara di consumare alcol almeno settimanalmente e il 19% di essersi ubriacato almeno una volta negli ultimi 30 giorni. Secondo un'altra indagine di Transcrime effettuata nel 2014, il 49% degli intervistati dei ragazzi tra 16 e 19 anni, ha dichiarato di essersi ubriacato almeno una volta negli ultimi tre mesi.

Nella stessa indagine il 18% dei ragazzi ha dichiarato di fare uso di cannabinoidi con cadenza almeno mensile e l'1% di fare uso almeno mensilmente di altre sostanze stupefacenti come allucinogeni ed ecstasy.

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