Tonnellate di amianto Serve piano nazionale

«Abbiamo bisogno del piano nazionale amianto che preveda anche forme vincolanti nei confronti delle stesse istituzioni regionali. Siamo di fronte ad un problema di salute pubblica per cui occorre un vincolo forte che nasca naturalmente da un confronto molto ampio, anche perché abbiamo di fronte problematiche molto serie».

Così l’assessore della Regione Piemonte, Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, intervenuto oggi al convegno «Subito il piano nazionale amianto», organizzato da Cgil, Cisl, Uil a Palazzo Montecitorio.

Secondo Saitta, il Piano nazionale amianto è «un’opportunità improrogabile», ma «è importante però che stiano fuori dal patto di stabilità e sotto questo profilo cercheremo di sensibilizzare l’esecutivo». Il primo tema da affrontare «è quello delle bonifiche - ha spiegato Saitta - Oggi ci sono sul territorio milioni di tonnellate di amianto, in parte in forma compatta, ma in parte friabile, quindi con concrete possibilità di una continua esposizione al rischio. Questo tema è centrale e va affrontato da subito: del resto è meglio il miglioramento continuo che una perfezione in ritardo».

«Centrale - ha rimarcato - è anche il tema del coinvolgimento della popolazione perché stranamente la sensibilità all’argomento non è alta: si è propensi a pensare che il danno da esposizione all’amianto sia un fatto del passato. Così come centrale è il rapporto tra rischio e lavoro anche perché se non c’è attenzione alla salute possono finire per prevalere interessi di carattere esclusivamente economico».

Tema caldissimo, soprattutto in Piemonte, quello dell’amianto e dell’eternit, materia isolante molto diffusa che lo contiene. In questi giorni circola sui social network un’immagine, realizzata dall’artista di strada riminese Eron (vedi foto).

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