Continua a crescere il numero dei bambini nati prematuri

di Lorenzo Basso

Ha riscosso una vasto successo la terza edizione della Festa del neonato, una manifestazione organizzata dall'Associazione neonatologia trentina (Ant) per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle nascite premature e sui diritti degli infanti. Tenutasi nella giornata di domenica al parco Santa Chiara di Trento, l'iniziativa, che ha coinvolto numerose persone a titolo di volontari o di semplici curiosi, si è svolta nel trentesimo anniversario di attività dell'ente, uno dei primi a livello nazionale ad occuparsi della cura dei bambini prematuri grazie all'impegno profuso da Dino Pedrotti, storico pediatra trentino.

Inaugurata nella mattina, la festa - attuata con il contributo dei Nuvola (Nucleo volontari alpini), della Protezione civile locale - si è protratta fino a metà pomeriggio, con iniziative culturali per le neomamme, giochi per bambini, esposizioni fotografiche e momenti di informazione sull'attività dell'Ant.

«Oggigiorno - spiega il presidente Paolo Bridi - la questione dei bimbi nati prematuri è diventata un fatto sociale, in quanto sempre più mamme sono interessate dal fenomeno. Si calcola che ogni anno i bambini prematuri siano il 10 per cento di quelli nati, mentre una quota compresa tra il 3 ed il 4 % nasce con un forte anticipo rispetto alla data di termine della gravidanza. Le ragioni sono ascrivibili al maggior stress delle donne occidentali, all'età sempre più avanzata dalle madri e alla fecondazione assistita».

Quella della nascite premature, è una questione che interessa l'Ant fin dalla sua fondazione. Attualmente, l'associazione gestisce un appartamento destinato ad accogliere, gratuitamente, le famiglie di neonati pretermine che necessitano dell'incubatrice o di cure particolari. L'alloggio è utilizzato in modo costante ed i posti letto sono perlopiù al completo durante tutto l'arco dell'anno.

Da qualche tempo a questa parte, inoltre, l'onlus promuove, due volte al mese, un servizio di consulenza all'interno del reparto di neonatologia di Trento. Lo sportello si propone di fornire assistenza ai genitori con bambini nati in anticipo rispetto alle normali 38 settimane di gestazione. «Le mamme con bambini prematuri - ha specificato in merito Katia Bertuol, una delle volontarie - necessitano di supporto psicologico, con occasioni di sfogo tra persone alla pari (non medici), e di aiuto per questioni di ordine pratico. Tra queste, lo spostamento della maternità in relazione alla nascita, cosa un tempo molto difficile ma oggi possibile grazie alla riforma del lavoro promossa da Matteo Renzi».

Un altro aspetto dell'associazione portato alla luce, è il diffuso impegno sul piano internazionale, mediante progetti di cooperazione allo sviluppo attuata in buona parte del Sud-Est asiatico. Al riguardo, è stata presentata la positiva conclusione del progetto in Brimania, dedicato alla memoria del dottor Fabio Pederzini.

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