Un sorriso per un bimbo povero Arriva a Trento il gelato «in sospeso»

Un sorriso per un bimbo povero

di Giuseppe Fin

Per il mese di agosto l'associazione «Salvamamme» aveva lanciato una campagna «fai da te» dal nome «Ice Cream Month» attraverso la quale nelle gelaterie aderenti si poteva lasciare pagato a un bambino un gelato, ispirandosi alla tradizione napoletana del caffè sospeso. Già esempi di questo genere sul nostro territorio li avevamo visti oltre che con il caffè anche con il pane «sospeso».
L'iniziativa è stata abbracciata, fra gli altri punti vendita, anche dalla gelateria Apuleio in Lung'Adige Marco Apuleio che terminato agosto, però, ha deciso di adottare questa campagna per tutto l'anno proseguendo quindi nella sensibilizzazione delle persone nel lasciar pagato un gelato per un bambino.

La gelateria ha una nuova gestione e sono stati proprio Nicola e Erika, due giovani poco più che ventenni a decidere di proseguire con «Ice Cream Month». «E' una campagna che noi abbiamo scoperto da internet - ci spiega Nicola - e subito ci ha colpito ed abbiamo deciso di aderire con convinzione. Alla fine di agosto, quando la campagna terminava, abbiamo poi scelto di proseguire perché abbiamo visto diverse persone interessate e abbiamo riscontrato molti pareri positivi. E' un modo anche per offrire un servizio ulteriore a chi viene a trovarci e soprattutto consente alle persone di far felice con poco qualcun altro».
Pur essendo la stagione estiva sul finire, la gelateria Apuleio, infatti, manterrà al suo interno lo spazio per i gelati artigianali e quindi i cittadini potranno continuare ad aderire singolarmente alla campagna.

Il sistema è molto semplice. Quando qualcuno compra un gelato, può lasciarne uno «in sospeso» per la prima famiglia in difficoltà economica che potrà quindi richiedere se c'è un gelato, appunto, sospeso. Un piacere, ormai non solo estivo, che non tutti i bambini possono permettersi ed è per questo che è nata questa iniziativa a favore dei meno fortunati. «Crediamo di essere la prima gelateria nella nostra provincia e fra le prime in Italia - hanno spiegato i responsabili dell'Apuleio - ad aver deciso di adottare questa campagna per tutto l'anno. Si riesce a fare del bene con poco e soprattutto si rendono felici i bambini i cui genitori, magari, hanno qualche difficoltà economica».
La campagna, lanciata a livello nazionale, ha riscosso un particolare successo e a chi ha messo in dubbio se la famiglia richiedente è davvero bisognosa oppure no, a rispondere è stata la stessa presidente nazionale di «Salvamamme», Grazia Passeri: «La verità è che non lo sappiamo. Speriamo bene - ha affermato - la fiducia negli altri deve rinascere e da qualche parte si deve ripartire. Facciamolo con un gelato».
I due nuovi giovani gestori della gelateria Apuleio hanno anche voluto rassicurare la clientela. «Se in futuro - ha affermato Nicola - decideremo di terminare questa campagna - i soldi che saranno stati devoluti per un gelato in sospeso non ce li intascheremo noi ma saranno devoluti a una associazione che avrà come fine quella di aiutare mamme e bambini».

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