Legambiente: 80% demolizioni non eseguite

In Italia più dell’80% degli immobili abusivi è ancora in piedi perché le ordinanze di demolizione non sono mai state eseguite. Il dato emerge dal dossier di Legambiente «Abbatti l’abuso. I numeri delle (mancate) demolizioni nei comuni italiani» presentato a Palermo. La ricerca è stata realizzata sulla base dei dati forniti da 1.804 Comuni italiani (il 22,6% del totale), con una analisi del fenomeno dal 2004, anno successivo all’ultimo condono edilizio. Secondo Legambiente risultano essere stati abbattuti 14.018 immobili rispetto ai 71.450 colpiti complessivamente da ordinanze di demolizione negli ultimi 15 anni (il 19,6% del totale).

Dalla ricerca spicca anche un altro aspetto: secondo le norme vigenti, infatti, il patrimonio edilizio abusivo colpito da ordine di abbattimento non eseguito entro i tempi di legge, dovrebbe passare alla proprietà dei Comuni che possono demolirlo o destinarlo ad usi di pubblica utilità.

Ma secondo l’associazione«appena il 3,2% di questi immobili risulta trascritto dai Comuni nei prori registri immobiliari».
Legambiente ha inoltre rilevato che 6 mila comuni non hanno risposto all’indagine, mentre 84 hanno negato le informazioni richieste.
Alla presentazione hanno partecipato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Antonino Morabito, responsabile Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente, Rossella Muroni, deputata della Commissione ambiente della Camera dei deputati e prima firmataria di un progetto di legge per snellire l’iter degli abbattimenti, Pino Virga, sindaco di Altavilla Milicia, insignito del premio Ambiente e Legalità 2018, Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

Legambiente, bene Friuli, male Campania

Il Friuli Venezia Giulia risulta la regione «migliore» con il 65.1% di esecuzioni di demolizione di immobili abusivi rispetto al proprio territorio regionale, la peggiore è la Campania con appena il 3%. La Sicilia ha il 9,3% del totale nazionale delle ordinanze emesse e di queste ne ha eseguite il 16,4%, la Puglia ha abbattuto il 16,3% degli immobili colpiti da ordinanza che sono il 3,2% del dato nazionale. La Calabria, che fa registrare il 3,9% delle ordinanze nazionali ha solo il 6% delle esecuzioni.  

Sono i dati che emergono dal dossier di Legambiente, da cui risulta inoltre che l’abusivismo lungo costa continua ad essere quello quantitativamente maggioritario, come confermato dai dati sugli abbattimenti: se nei comuni dell’entroterra la media delle ordinanze di demolizione è di 23,3 a comune, spostandosi al mare il dato decuplica, arrivando a 247,5 ordini di abbattimenti. «Rispetto al boom degli ultimi decenni del secolo scorso, l’abusivismo non è scomparso, ha sostanzialmente scelto di non dare troppo nell’occhio, è diventato una pratica più subdola e quindi meno facile da individuare», ha detto Laura Biffi, curatrice del dossier di Legambiente. «Tenere alta la vigilanza su questo tema - ha aggiunto - è di fondamentale importanza».

 

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