Sat di Trento, da 70 anni sulle vette del mondo

di Fabrizio Torchio

La Sat di Trento, la più numerosa in provincia delle 86 sezioni del sodalizio alpinistico con oltre 2.500 soci, compie 70 anni. Costituita il 20 maggio 1947, festeggia l’anniversario con varie iniziative a partire da mercoledì prossimo, 20 settembre, quando nella sede al primo piano della Casa della Sat (in via Manci 57) verranno premiati i soci che negli anni maggiormente hanno prestato la loro collaborazione come «capigita».

Sono complessivamente 18 i soci che, nel corso di molti anni, hanno costantemente offerto la loro disponibilità, proponendo le uscite, studiando i percorsi e «testandoli» in anticipo, organizzando e accompagnando poi, ciascuno, almeno trenta «gite» in una grande varietà di ambienti, d’estate e d’inverno: escursioni a piedi, uscite scialpinistiche, ascensioni alpinistiche.

Alle ore 20 di mercoledì prossimo, verranno premiati per il loro impegno Domenico Bazzanella, Domenico Bonvecchio, Ezio Bragagna, Mariella Butterini, Paolo Cainelli, Paolo Frassoni, Pierino Friz, Pierandrea Krentzlin, Artur  Marchetti, Elvio Modena, Remo Nardoni, Sergio Nardoni, Pio Nichelatti, Paolo Scoz, Paolo Weber, Ettore Zanella, Remo Zatelli e Dario Zuccarelli. Nei giorni successivi, poi, il programma prevede una mostra fotografica, la premiazione del concorso per le scuole e due spettacoli teatrali (nell’articolo in basso tutte le iniziative in dettaglio).

«Sono iniziative rivolte ai soci di qualunque sezione Sat e naturalmente alla cittadinanza - spiega Armando Tomasi, presidente della sezione di Trento dallo scorso febbraio - in quanto ci teniamo a coinvolgere anche i non soci per presentare loro ciò che facciamo».
E ciò che fa la sezione Sat di Trento è, tradizionalmente, un’attività ricca e diversificata nel corso dell’anno. Quella principale, le «gite», spazia dalle escursioni scialpinistiche alle salite alpinistiche, dalle uscite escursionistiche a quelle botaniche, e si affianca alle serate culturali e a quelle formative (neve e valanghe), alle attività di alpinismo giovanile e all’attività sciistica (ginnastica presciistica, sci nordico, gite...).

Per dare qualche dato, nel 2016, la sezione di Trento ha effettuato 56 gite nei fine settimana, con 344 partecipanti e 1.753 presenze. Quest’anno, per il 70°, ha organizzato una spedizione in Africa con la salita al Kilimanjaro, 5.895 metri, alla quale hanno partecipato vari soci.
«Al di là di questa trasferta straordinaria - spiega Tomasi - la sezione ha molta cura di inserire a calendario, di regola, anche mete di media distanza e di media difficoltà, molto di frequente in Valle d’Aosta, Piemonte, Austria e Svizzera: la logica è quella di far conoscere al socio anche zone nuove e difficilmente accessibili con mezzi propri».
Grande successo riscuotono le gite del mercoledì: «È un’attività partita nel 2012 - spiega il presidente - e che ha riscosso un interesse incredibile: succede di frequente di dover prenotare due pullman per accontentare tutti: c’è tanta richiesta e tanti anziani trovano un’esperienza in compagnia. A noi interessa portare i soci in zone belle, interessanti e creare un clima di aggregazione sociale. La gita del mercoledì è anche alla portata di persone avanti con l’età, con dislivelli e ore di cammino contenute. Da metà marzo il programma va avanti tutto l’anno».

Un’attenzione speciale è rivolta ai giovani: «La sezione ha introdotto l’anno scorso delle proposte di arrampicata: sia l’anno scorso che quest’anno siamo andati in Sardegna per quattro giorni di arrampicata sulle falesie; è un’attività che proporremo anche nel 2018, probabilmente sia in primavera che in autunno, una proposta nuova che permette di coinvolgere i soci più giovani. Attualmente, gli iscritti under 30 sono circa 250 - continua Tomasi - però frequentano poco le gite sociali».

Le gite scialpinistiche sono ormai frequentatissime: «Specialmente da gennaio ad aprile - spiega il presidente - normalmente facciamo in modo che siano percorribili anche con le ciaspole, questo ci permette di avere sempre, tutte le domeniche, il pullman da 50 posti pieno, e ci sono anche liste d’attesa. Nel nostro programma c’è un mix di gite alla portata di tutti e gite più impegnative, con l’attenzione per qualsiasi itinerario a proporre un’alternativa più facile per coloro che non se la sentono di effettuare tutto il percorso impegnativo».

PREMIO AI CAPIGITA «STORICI»

La serata di mercoledì prossimo 20 settembre (ore 20, Casa della Sat), oltre alla premiazione dei capigita sarà l’occasione per approfondire la lunga storia della Società degli Alpinisti Tridentini, che conta in oltre 26.700 soci e della quale quella di Trento è una delle 86 sezioni.

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In programma c’è la conferenza di Claudio Ambrosi, direttore della Sat, dal titolo «Sui monti, con la SAT! Dalla nascita della socialità alpina alla sua rinascita: 1872 - 1947». I primi settant’anni di vita della sezione cittadina potranno anche essere ripercorsi in immagini da venerdì prossimo, 22 settembre, quando alle ore 18, alla Casa della Sat, verrà inaugurata la mostra fotografica «70 anni di attività in 70 immagini», realizzata attingendo ovviamente alle fonti storiche.

Accanto alla mostra, l’esposizione dei lavori del Concorso di disegno «La montagna per me è…», proposto alla fine dello scorso anno scolastico dalla sezione e al quale hanno partecipato gli alunni elementari di quattro istituti comprensivi di Trento. Contestualmente verranno premiati i primi classificati: l’alunno vincitore del primo premio vedrà pubblicato il suo disegno sulla copertina del Notiziario 2018 della sezione.

Mercoledì 27 settembre, alle 20:30 (nella sala conferenze della Fondazione Caritro in via Calepina 1) la Compagnia Atir di Milano metterà in scena «(S)Legati», lo spettacolo teatrale ispirato al libro di Joe Simpson «La morte sospesa» che racconta la drammatica scalata dell’autore, insieme a Simon Yates, dello Siula Grande. Infine, mercoledì 4 ottobre alle 20:30 (sala Fondazione Caritro), il rapporto fra l’uomo e la montagna sarà il tema di un originale dialogo teatrale, «Parole oblique», proposto da Renzo Fracalossi.

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