Francia, inferno di fiamme in uno stabilimento chimico

Un incendio di vaste proporzioni è divampato nella notte in uno stabilimento chimico della società Lubrizol a Rouen, nel nord-ovest della Francia. Lo stabilimento produce additivi per lubrificanti ed è catalogato in base alla Direttiva europea come ‘Seveso’, quindi ad alto rischio a causa delle materie prime utilizzate, tanto da costringere le autorità a chiedere ai residenti di almeno 12 comuni nelle vicinanze di non uscire di casa. Questa mattina sono suonate per due volte le sirene di allerta alla popolazione per l’incendio. Le scuole sono rimaste chiuse, gli abitanti di 13 comuni sono stati invitati a rimanere in casa. Una densa nube nera si leva dal sito industriale per la produzione e la trasformazione di additivi per lubrificanti. Ad andare in fiamme sarebbe stato però un sito di stoccaggio merci, non tossico e le prime analisi non evidenziano pericoli.

Lo riferiscono diversi media francesi. Le tv mostrano un’enorme nuvola di fumo denso e nero e fiamme altissime che si sono sprigionate dai capannoni da cui provengono numerose esplosioni mentre le autorità hanno evacuato un perimetro di 500 metri. Al momento non si segnalano feriti.

“Non è il caso di farsi prendere dal panico per questa situazione, ma bisogna usare molta prudenza”, ha detto il prefetto della Normandia, Pierre-André Durand, in una conferenza stampa, confermando che le scuole della zona sono state chiuse.

Ignote al momento le cause dell’incendio.

“Alcuni prodotti sono stati portati via dal sito”: queste le prime parole del ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, al suo arrivo a Rouen, nel nord della Francia, dove divampa l’incendio nella fabbrica Lubrizol classificata Seveso.

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