Papa Francesco: «Una bestemmia usare Dio per giustificare l'odio» L'iman trentino: «Basta atti criminali»

Le dure parole di Papa Francesco

«Esprimo il mio dolore per gli attacchi terroristici che nella tarda serata di venerdì hanno insanguinato la Francia con numerose vittime. Al presidente della Repubblica Francese e ai cittadini della Francia va il mio fraterno cordoglio. Sono vicino in particolare a chi ha perso la vita e ai feriti». Lo ha detto Papa Francesco durante l'Angelus in una piazza San Pietro blindata, commentando i fatti di venerdì sera a Parigi.

«Tanta barbarie - ha aggiunto Papa Francesco - ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell'uomo ideare e realizzare eventi così terribili che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero. Dinanzi a tali atti non si può non condannare l'ìnqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell'odio non risolve i problemi dell'umanità. Utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia» ha concluso il pontefice.


Il vescovo di Trento

«Come non pensare oggi ai terribili attentati di Parigi e alle crudeltà praticate nei territori di guerra. Siamo tutti scioccati, allibiti per tali stragi, per i morti e le ferite inflitte». Lo ha detto a Mori il arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan durante l'omelia per l'inaugurazione della chiesa restaurata. «Certamente i mandanti vanno fermati, mentre noi preghiamo per chi soffre, per i morti, per chi giace in ospedale, per chi ha responsabilità pubbliche».


L'imam Aboulkheir Breigheche

L'imam della Comunità Trentina Aboulkheir Breigheche accoglie idealmente l'appello del governatore trentino Ugo Rossi che invita tutti coloro che si riconoscono nella religione islamica e condannano i terribili fatti di Parigi a far sentire forte la propria voce. «Questi sono atti criminali - dice Breigheche - e devono essere etichettati come tali. Sono persone che devono essere chiamate in questo modo, indipendentemente dalla loro fede religiosa. Sono individui che vanno combattuti e basta».

 

COMUNICATO STAMPAdell’ Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide ReligioseÈ con sgomento e profondo...

Posted by Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose on Sabato 14 novembre 2015

Le reazioni dei politici trentini

Anche dal mondo politico arriva una condanna unanime. «È un nuovo duro colpo non solo alla Francia - dice il presidente della Provincia Ugo Rossi - ma all'Europa intera. Anche un territorio piccolo ma particolare come il nostro, che ha fatto della pace, della convivenza e del dialogo la propria bandiera, deve fare sentire la sua voce, esprimendo non solo la vicinanza a chi è stato direttamente colpito, ma la ferma condanna a chi usando la violenza ed il terrore cerca di minare le basi della nostra democrazia».

Secondo Giacomo Bezzi (Forza Italia) gli attentati di Parigi «ci catapultano in un vero e proprio fronte di guerra alimentato dalla mancanza di una coalizione occidentale con un vero leader europeo che dialoghi e agisca a fianco di Putin, per contrastare l'avanzata dell'Isis». La presidente del Consiglio regionale Chiara Avanzo parla di «orrore, sgomento e una enorme tristezza sono i sentimenti che provo di fronte a quanto accaduto a Parigi, una città che rappresenta il cuore dell'Europa».

Il senatore Sergio Divina (Lega) chiede di valutare se «sia il caso di chiudere anche noi le frontiere e annullare quella che sarà la più grande concentrazione di cristiani mai vista in Italia, il Giubileo!». Lucia Coppola (Verdi) scrive che «i destini del mondo sono sempre più nelle mani delle donne e degli uomini di buona volontà e nella loro capacità di far valere le ragioni della democrazia, della solidarietà e della giustizia sociale sulla brutalità, sull' ignoranza e sul disprezzo della vita».

Maurizio Fugatti (Lega) chiede di «rivedere completamente tutto il sistema di accoglienza» e di mettere sotto controllo le moschee. Il capogruppo in consiglio provinciale del Patt Lorenzo Baratter , si appella «alla comunità musulmana sana che risiede in Trentino», chiedendo «un forte e inequivocabile sussulto "senza se e senza ma" contro questa follia». «Di fronte a questa barbarie è la forza della democrazia e dei valori della civiltà europea l'unica speranza di futuro», afferma invece il presidente del gruppo parlamentare «Per l'Italia- Cd», Lorenzo Dellai .

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