Nostra figlia Cinzia non ce l’ha fatta, all’ospedale diciamo grazie

La lettera al direttore

Nostra figlia Cinzia non ce l’ha fatta, all’ospedale diciamo grazie

Nostra figlia Cinzia purtroppo non ce l’ha fatta. Quando andava a scuola un suo compagno l’aveva denominata “aroplan da guera” per via delle lentiggini che aveva sul volto. Ora quell”aroplan” dopo aver combattuto con coraggio e dignità è caduto. Detto ciò noi genitori vogliamo, veramente con il cuore in mano, ringraziare profondamente tutto il personale del reparto medicina e day hospital dell’Ospedale di Cavalese che ha dimostrato una professionalità, una umanità e una dedizione fuori dal comune anche nei nostri confronti. Dai dottori, agli infermieri/e agli Oss, al personale delle pulizie e da padre Pio. Un particolare ringraziamento va alla dottoressa Monica Giovannini con la quale nostra figlia si è sempre sentita al sicuro. Nostra figlia, sicuramente come tutti gli altri pazienti, non si è mai sentita un numero ma una persona e come tale trattata. Grazie di nuovo, anche da parte dei figli e del marito. Un forte abbraccio a tutti.

Franca e Franco Brugnara


 

Una lezione di umanità

La vostra lettera colpisce nel profondo. Per la gratitudine nei confronti di chi è stato vicino a Cinzia e a voi in questa battaglia che l’aeroplano - che è bello immaginare nell’azzurro dei sogni, in un aldilà pieno di vita - ha tristemente perso nel suo percorso terreno. Ma colpisce anche perché in un momento così triste avete fatto una cosa molto bella: vi siete presi il tempo per prendere carta e penna e per scrivere a chi sa trattare le persone in modo speciale. Nei momenti di luce e nei momenti bui. La vostra forza, la vostra generosità, il vostro grazie, sono una piccola lezione di umanità. Una lezione che resterà, come resterà nei ricordi di quanti l’hanno conosciuta la vostra Cinzia.

a.faustini@ladige.it

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