Lockdown natalizio: il governo deciderà questa sera; Zaia anticipa e fa la sua ordinanza per il Veneto

Verso la stretta di Natale, si attendono le decisioni del governo ma per l’Italia sarà un Natale rosso. Una riunione del Consiglio dei ministri è prevista solo oggi alle 18. Sul tavolo potrebbe esserci anche la discussione delle nuove misure restrittive anche se “una serie di provvedimenti saranno approvati oggi pomeriggio in Conferenza Unificata e Conferenza Stato-Regioni, tra venerdì e sabato sicuramente ci sarà il Consiglio dei ministri” per varare le nuove misure anti-Covid.

Come ci sono divisioni all’interno del governo tra «rigoristi» e «possibilisti», la stessa decisione si ritrova tra i governatori, a seconda ovviamente dell’andamento epidemiologico della curva. Il presidente del Veneto, Luca Zaia ha infatti emesso ieri sera una nuova ordinanza che anticipa la stretta dei governo. “Chiusura dei confini comunali dopo le ore 14 dal 19 dicembre fino al 6 gennaio” precisa il governatore.

“Abbiamo avuto una riunione che però è stata anche questa interlocutoria. Il Governo non ha ancora chiarito quale sarà la proposta. Lo farà domani, quindi domani capiremo” ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “Quello che come presidenti del centrodestra abbiamo richiesto - ha aggiunto Fontana - è che ci siano certezze, che ci siano i ristori e che siano effettivi per tutte le categorie che subiranno dei danni da questa situazione”.

“Purtroppo per Zaia la situazione del Veneto è un po’ peggiore della Lombardia. Credo che noi abbiamo dei buoni numeri quindi ci possiamo permettere di non restringere ulteriormente” ha detto Fontana, escludendo provvedimenti autonomi.

Fuga in avanti anche di San Marino dove il cenone di Capodanno sarà possibile fino all’1 di notte. Il Governo sammarinese varerà un decreto con il quale prolunga l’orario di apertura dei locali e dei ristoranti per il 31 dicembre. Lo ha anticipato il segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta, intervistato da Luca Salvatori. “Purtroppo non ci sono delle misure che scientificamente garantiscono una diminuzione dei contagi - ha detto Ciavatta - molto del dibattito attorno alle misure è usato appositamente per fare polemica, spesso e volentieri lo vediamo in Italia, di matrice politica”. “Noi - prosegue Ciavatta - abbiamo cercato di dare una continuità alle misure, tanto che in queste seconda ondata decreti e modifiche sono stati pochissimi. Ritengo che tentare le riaperture per Natale non sia stata per l’Italia una mossa azzeccata noi siamo invece rimasti in linea con le nostre indicazioni. Oggi uscirà un decreto sull’ampliamento dell’orario di apertura per l’ultimo dell’anno, perché abbiamo ritenuto, insieme alla struttura sanitaria che piuttosto che chiudere a mezzanotte e lasciare che gli avventori facessero il brindisi fuori dal locale, meglio è che restino all’interno” con le dovute misure di sicurezza, mascherina e distanza.

A rimettere le cose in riga ci pensa il ministro per Affari regionali Francesco Boccia. “Dobbiamo fare delle scelte per tutelare i piu’ fragili e gli anziani, a costo di sfiorare l’impopolarità. Dovremo passare il Natale ognuno a casa propria”. “E’ evidente che stiamo andando verso restrizioni nel periodo delle festività, se qualcuno ipotizza feste, cenoni, assembramenti sbaglia di grosso” ha detto il ministro Boccia a Sky Tg25. “Solo dalla vigilia di Natale all’ Epifania, 3 o 6 gennaio si vedrà, più restrizioni ci sono meglio è”, ha aggiunto. “Restrizioni anche nel prossimo weekend? Fosse per me le farei da stasera... No, non voglio preoccuparvi. Gli altri giorni (a parte quelli delle feste di Natale che saranno soggetti a nuove restrizioni, ndr) ogni regione ha il suo colore e la maggior parte sono in area gialla, spero ci sia autodisciplina nelle prossime ore. Se devo fare un acquisto non mi ficco nella massa, non creo assembramento”.

Nel frattempo il Viminale annuncia una intensificazione dei controlli. In vista dell’intensificarsi degli spostamenti nel fine settimana sono stati pianificati “specifici servizi sulla rete viaria stradale e autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico”. E’ quanto è stato deciso nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha esaminato le misure da adottare per Natale, prevedendo anche un “rafforzamento” delle attività di controllo del territorio “anche in funzione dei reati di strada, suscettibili di incremento in ragione della maggiore circolazione di persone e merci”.

Oltre che sulle strade, più controlli nei ristoranti e nelle zone della movida. Per “la prevenzione del rischio di contagio - dice il Viminale - mirate attività di controllo interesseranno i locali pubblici e d’intrattenimento, nonché le aree abitualmente ritrovo dei giovani”.

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