Bonus di 500 euro dalla Pat per acquistare biciclette elettriche (ma solo nei centri maggiori)

Bonus di 500 euro per acquistare biciclette elettriche o “normali” Ma solo per chi vive o lavora a Trento, Rovereto, Pergine, Arco e Riva del Garda. È la svolta «green» della mobilità approvata oggi in giunta provinciale.

Oggi la giunta provinciale ha indetto ben due conferenze stampa in diretta Facebook. Nella prima, in particolare, gli assessori Tonina e Spinelli hanno illustrato alcune nuove misure per la «fase 2» dopo il lockdown, adottate dalla seduta di giunta del mattino.

Il vicepresidente Mario Tonina ha spiegato: «Oggi non vuole essere un annuncio ma un atto concreto frutto di una delibera adottata oggi, con condivisione trasversale col Presidente. In sostanza abbiamo ripreso un impegno degli anni scorsi con 1 bonus per l’acquisto di biciclette per i pendolari. L’abbiamo voluto sostenere in modo più convinto che in pasato perché la bici è il mezzo più sostenibile».


La decisione si inserisce all’interno di un percorso che il Trentino sta compiendo da tempo, con un mix di proposte e di soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera ed in generale le esternalità negative connesse alla mobilità. Per quanto riguarda le problematiche sollevate dall’emergenza attuale, va tenuto presente che a causa dell’obbligo di distanziamento il sistema di trasporto pubblico che trasportava in provincia di Trento, 100.000 passeggeri al giorno, tra bus corriere e treni, dimezzerà la sua capacità, mentre nella sola area urbana di Trento rispetto alle 50.000 salite precedenti sui bus, se ne potranno soddisfare circa 25.000. Ed è proprio sulle aree urbane più trafficate che si può incidere di più, sia per il traffico solo interno che per quello in entrata. Da qui all’idea del bonus per l’acquisto di una bicicletta, non da corsa, che potrà essere richiesto da tutte le persone fisiche, qualificabili come lavoratori dipendenti (con contratto di lavoro attivo da almeno sei mesi alla data della domanda) o lavoratori autonomi, che siano residenti nei Comuni trentini con più di 15.000 abitanti (Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Arco, Riva del Garda) o che si spostano per ragioni lavorative all’interno di questi.

L’entità del contributo, a copertura parziale delle spese a carico dei soggetti beneficiari, viene fissata nel 50 % della spesa; in ogni caso l’incentivo concesso ai soggetti beneficiari non potrà superare 500 euro per le bici a pedalata assistita, cargobike e pieghevoli, e 100 euro per le bici tradizionali a pedalata muscolare.
La gestione del bonus verrà demandata ai Comuni principali, nei limiti del seguente riparto di budget:

- TRENTO 600 Mila euro

- ROVERETO 200 Mila euro

- PERGINE 80 Mila euro

- ARCO 60 Mila euro

- RIVA 60 Mila euro.

Sono esclusi dal contributo i soggetti che negli ultimi 2 anni hanno ricevuto contributi per l’acquisto di biciclette da parte della Provincia autonoma di Trento o dei Comuni.

ECCO TUTTE LE INFO


Tonina ha detto che «La Provincia già in passato ha favorito spostamentio “green” e quindi oggi abbiamo votato per incoraggiare l’acquisto per lavoratori dei comuni più popolati, in particolare Trento, Rovereto, Arco e Riva del Garda, Pergine».

Tonina ha parlato di ambiente e sostenibilità, ma anche dell’emergenza: «più del 50% dei lavoratori o studenti si sposta ogni giorno spesso con la propria auto. Noi vogliamo incentivare l’uso della bici per allentare la pressione sui mezzi pubblici quando vi sarà il massiccio ritorno al lavoro. Anche nei mesi scorsi ci sono stati grossi problemi di mobilità, e con l’estate e soprattutto l’autunno dobbiamo trovare il modo di migliorare la viabilità in città».

In Trentino - ha detto - «il 56% della popolazione si sposta ogni giorno, e al 70% usa l’auto privata. Noi vogliamo incentivare la bicicletta, e fare un percorso in questa direzione, nelle aree urbane. Un bonus che potrà essere chiesto dai cittadini che risiedono in questi comuni o lavoratori dipendenti o autonomi che hanno bisogno di spostarsi in città. L’entità del contributo è del 50% della spesa, non potrà superare i 500 euro per e-bike e 100 per le bici tradizionali a pedalata muscolare».

Per Tonina «Stamattina abbiamo avuto una notizia, si potrà sommare anche al contributo di 200 euro nazionale, cioè fino al massimo 70% del costo della bicicletta».

Ha poi parlato di strategie: «Tengo a precisare che il documento che ci è stato presentato oggi dagli esperti in giunta, ha un tema centrale, e parla di una nuova mobilità; l’altro tema è approntare strumenti di variante veloce per la ricrescita. Ringrazio il dirigente Roberto Andreatta e gli uffici dei vari assessorati che hanno lavorato a questo piano».

Ma il contributo è retroattivo? «No, vale dall’approvazione della delibera in poi. Già dalla prossima settimana ci saranno i moduli per fare la richiesta ed una adeguata informazione sulle modalità».

Ci sono contributi per i monopattini elettrici? «In questo momento abbiamo favorito la mobilità casa-lavoro. Non è escluso che nei prossimi mesi lo possiamo inserire. Il monopattino al momento non ci pare che venga usato per andare al lavoro. Ma ne riparleremo».

La gestione del bonus verrà fatta dai Comuni interessati, l’impegno di spesa della Provincia sarà 1 milione di euro.

Per Tonina, facile prevedere le lamentele di chi abita in zone escluse. «Sappiamo che accontentare tutti, chi governa deve saper prendere delle decisioni: questi ragionamenti li facevamo da prima. Non abbiamo fatto altro che riprendere iniziative che erano già in essere. Ma sono iniziative che vanno nella giusta direzione. Anche oggi il professor Zaninotto lo ha messo nelle rproiorità. L’elemento che distinguerà il nostro Trentino sarà l’ambiente».

Il documento degli esperti parla di ambiente. L’assessore Achille Spinelli ha detto: «Oggi il professor Zaninotto, coordinatore del gruppo di esperti per la manovra anti-Covid, ha presentato i lavori conclusi rispetto al lavoro “Covid 19 obiettivi e priorità”. E’ un lavoro molto approfondito e pregevole, Zaninotto lo ha illustrato a tutta la giunta. Ci sono varie tematiche e gli scenari formulati. Gli scenari costituiscono però un’ipotesi, basati sui dati del momento.

Nessuno in questo momento - ha detto Spinelli - a la sfera magica per prevedere la situazione futura, fra 18-24 mesi. Lo scenario dell’aggiustamento e malessere, cioè di una attività che per lungo tempo ci accompagnerà, ovvero fino al vaccino.

Il documento ha subito un interscambio continuo con i nostri tecnici e dirigenti: affronta tematiche economiche, sociali e produttive. C’è un cambio di paradigma con la difficoltà a riprendere l’attività lavorativa, e il bisogno di cambiare mentalità».

Inoltre, a partire da lunedì sarà attiva la nuova linea di finanziamento per gli operatori economici che hanno subito un impatto negativo legato all’emergenza Covid-19. In seguito all’esaurimento del plafond Fondo Strategico Trentino Alto Adige le imprese più strutturate possono accedere ad un’altra linea di importo superiore ai 300.000 euro e fino a 1.250.000 euro con garanzia Confidi. Le domande vanno presentate attraverso la piattaforma online dedicata https://ripresatrentino.provincia.tn.it a partire dal 4 maggio.
Gli operatori economici che hanno già presentato domanda e ricevuto riscontro dal Fondo Strategico Trentino Alto Adige con indicazione dell’esaurimento del plafond, saranno contattati da Cassa del Trentino al fine di procedere con l’individuazione della Banca presso cui intendono perfezionare l’operazione.
Inoltre gli operatori economici potranno ottenere, previa istruttoria della Banca, la linea di finanziamento (fino a 25.000) garantita dal Fondo Centrale di garanzia nazionale, anche relativamente alle domande Linea Banche 2 già inserite in Piattaforma Ripresa Trentino.
La copertura degli interessi per 24 mesi delle linee di finanziamento Ripresa Trentino sarà a carico della Provincia, l’iniziativa è promossa dalla Provincia e da Cassa del Trentino S.p.A., Banche, Intermediari finanziari, Fondo Strategico del Trentino Alto-Adige e Confidi.
Queste le principali novità per Ripresa Trentino: Linea Banche 2 (già presente): fino a un massimo di 25.000 euro, è stata prevista la possibilità di rateizzare il rimborso in 6 anni anziché in 5 anni.
Linea Banche 2-bis (nuova): è prevista la possibilità per le Banche di attivare la misura con garanzia gratuita al 100% del Fondo Centrale di Garanzia, ma ad un tasso massimo dello 0,60% per i primi 2 di anni; al fine di non gravare di eccessivi oneri i Confidi locali, le banche procedono direttamente con il Fondo Centrale di Garanzia. L’importo del finanziamento della linea Banche 2-bis è pari a 25.000 euro, tale importo non deve eccedere il 25% del fatturato.
Linea Banche 3 (nuova): viene introdotta ex novo per compensare l’esaurimento del plafond Linea Fondo Strategico Trentino Alto Adige; l’importo minimo e massimo è pari, rispettivamente, a 300.000 euro e 1.250.000 euro, fermo restando, comunque, il limite massimo del 50% del fatturato, con garanzia Confidi all’80%. Rispetto alla Linea Fondo Strategico Trentino Alto Adige, Banche 3 beneficia di una durata per rimborsare il finanziamento più lunga, pari a 6 anziché i precedenti 4/5.
Linea Fondo Strategico Trentino Alto Adige (già presente): in seguito dell’attivazione della nuova Linea Banche 3, l’importo minimo della Linea FSTAA è incrementato da 300.000 euro a 600.000 euro; tale Linea sarà attivata previa conferma circa disponibilità del relativo Plafond da parte di Finint.
Info su https://ripresatrentino.provincia.tn.it


La Giunta provinciale ha inoltre approvato, le modalità e i criteri per effettuare una verifica straordinaria sui contributi concessi entro il 31 dicembre 2009 a privati o a imprese, in ambiti quali la riqualificazione energetica o il sostegno all’attività imprenditoriale secondo quanto previsto d dalle leggi provinciali di incentivazione del settore. L’obiettivo è quello di recuperare risorse per dare attuazione alle misure urgenti di sostegno per le famiglie, i lavoratori e i settori economici connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, previste dalla manovra provinciale e dal relativo disegno di legge .

La verifica riguarda i contributi di importo inferiore a 100.000, di competenza dell’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche-Apiae, concessi e non erogati o erogati solo in parte.
L’Apiae evidenzia in particolare che, in base alle disposizioni approvate, in caso di mancato riscontro scritto da parte dei soggetti interessati all’informazione resa mediante pubblicazione sul sito istituzionale della Provincia a partire da domani, 1° maggio (http://www.informa.provincia.tn.it/scadenze_avvisi/) decorso un periodo di 30 giorni, si procederà, anche in via cumulativa, alla revoca dei contributi in via definitiva.

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