Controlli e denunce: c'è ancora chi non vuol capire che si sta a casa

Continuano anche a Trento i controlli della polizia per far rispettare le misure emanate dal governo per contrastare la diffusione del coronavirus. Il questore Cracovia, in considerazione dell’arrivo del primo week end dopo l’emanazione del Dcpm, oltre al rafforzamento delle pattuglie disposto nei giorni scorsi, ha deciso di implementare i controlli sulle vie principali di accesso alla provincia di Trento, con pattuglie dedicate al controllo delle aree più sensibili allo spostamento tra province e comuni, al fine del contrasto del fenomeno del coronavirus. nella giornata di ieri sono state denunciate 12 persone.

Questi episodi, commenta il vicequestore Salvatore Ascione, portavoce del questore, «dimostrano come alcune persone non comprendono appieno il momento storico e la gravità dei loro comportamenti. La polizia di stato è e sarà sempre accanto ai cittadini ma, non ci saranno spazi per le condotte dei singoli che mettono in pericolo l’intera collettività».

Molto attivi anche i carabinieri. Non avevano con sé la prevista autocertificazione e quando i carabinieri li hanno invitati a motivare perché si stessero spostando sulla pubblica via e quale fosse il loro tragitto, dopo aver chiarito loro le conseguenze di una dichiarazione non veritiera, hanno preferito non compilare la dichiarazione, per non incappare, una volta accertata l’insussistenza delle spiegazioni, in conseguenze ancor più gravi, ovvero vedersi chiamati a rispondere di falso. I due amici lombardi, da tempo in vacanza in Alta Val di Non, erano stati in un supermercato per acquistare dei generi alimentari, ma lo avevano fatto almeno tre ore prima del controllo. Quindi il resto del tempo lo avevano trascorso in giro, senza essere legittimati a farlo.

Stessa sorte è toccata ad altre tre persone fermate in val di Sole, nella tarda serata di ieri, che non hanno inteso sottoscrivere l’autocertificazione, non avendo validi motivi per farlo. Addirittura, uno di loro ha candidamente ammesso di essere stato a cena a casa della fidanzata.

E a Vipiteno una pattuglia della stradale, in occasione di un posto di controllo finalizzato al rispetto delle disposizioni per l’emergenza coronavirus, verso l’una di notte, ha fermato per controllo un uomo, classe 1964, residente a Brennero. L’uomo si è giustificato dicendo di aver bevuto una birra da un amico. Il test con l’etilometro ha evidenziato un valore 3 volte superiore rispetto al consentito.
È così scattato il ritiro della patente, nonché la denuncia per guida in stato di ebbrezza e per aver circolato in violazione degli obblighi vigenti.

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