Contro le multe in Ztl la merenda arriva in bici

di Marica Viganò

Ha fatto di necessità virtù. Dal primo giorno di scuola ad oggi Dario Bortolotti, titolare della pizzeria al taglio «Non solo pizza» di via Suffragio ha percorso 400 chilometri in bicicletta per consegnare le sue pizze e le brioches fresche al bar interno dell'istituto tecnico Buonarroti. Merito, o «colpa», dei varchi d'accesso alla zona a traffico limitato: basta sgarrare anche di una manciata di minuti e scatta la multa. «Avevo maturato l'idea delle consegne in bicicletta già l'estate scorsa. Pedalare fa bene alla salute, ma le multe sono state una spinta in più per convertirmi alle due ruote» spiega con un sorriso. Dieci sanzioni da 81 euro l'una per essere entrato in Ztl poco prima dell'inizio della fascia oraria dedicata al carico-scarico (7-10 e 14-16).  

«Le contestazioni riguardano ingressi con la mia auto avvenuti tutti fra le 6.47 e le 6.55, dunque pochi minuti prima delle 7 - prosegue Bortolotti - Prima che partissero i varchi (dal 21 agosto, ndr) avevo chiesto se fosse possibile un po' di tolleranza, avevo provato a parlare con la polizia locale, ma non ho avuto risposta. Ed ecco che nel mese di settembre mi sono arrivate ben dieci multe: le ho pagate tutte». Agli 81 euro della sanzione si devono aggiungere i 15 euro di spese di notifica, ma si può beneficiare dello sconto del 30% se il pagamento avviene entro 5 giorni. Se si moltiplica l'importo per 10, diventa una bella somma. «Ad alcuni miei colleghi è andata addirittura peggio» aggiunge.  

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Proprio nel mese di settembre i verbali per la Ztl sono schizzati a 8.100, con una media 200 auto irregolari al giorno. Nel mesi seguenti si è avuto un calo progressivo, ma complessivamente grazie alle telecamere ai varchi sono state elevate più di 25mila multe in 4 mesi, pari a un milione mezzo di euro entrati nelle casse del Comune (14mila euro di media al giorno).  

Dario Bortolotti ha pagato senza batter ciglio. «Facendo ricorso rischiavo di pagare ancora di più. E poi, parlando con la polizia locale, ho capito di non avere speranze». Nel frattempo dall'Inghilterra gli è stato recapitato il «carretto» tanto atteso: 200 euro di spesa («Sono stato fortunato, era in promozione: certe attrezzature si trovano solo nel nord Europa») che si aggiungono all'investimento di 2000 euro per l'acquisto di una mountain bike a pedalata assistita con cui ogni mattina parte da casa, in centro, raggiunge la pizzeria, e poi va a scuola. Sul carretto vengono sistemate le casse termiche che contengono pizzette e brioches. «Per essere alle 7 al bar della scuola devo passare in pizzeria molto presto. A fine novembre ho inviato alla polizia locale una richiesta: ho spiegato che rinuncio all'utilizzo della fascia pomeridiana, pur di avere la possibilità di entrare nella Ztl un'ora prima al mattino, alle 6. Sono disposto anche a pagare pur di poter lavorare con tranquillità e fare le cose bene» evidenzia.  

Da bravo imprenditore, ha fatto i suoi calcoli. E ha detto no all'acquisto di un autocarro. «Possiedo un mezzo "promiscuo", ossia per il trasporto di cose e di persone, e con questo posso entrare in via Suffragio nelle fasce orarie. Ma per avere accesso senza problemi alla Ztl, e dunque anche il mattino presto, dovrei avere un mezzo destinato solo al trasporto di cose: tra assicurazione, bollo e spese per il posto auto non mi conviene. Meglio la bici» spiega. 
Con questo sistema di distribuzione tipicamente nordico, ne guadagnano l'ambiente e la salute, soprattutto di chi pedala. Non mancano però le difficoltà, dalla pioggia al gelo. Quest'anno è arrivata pure la neve. «Mi bastano un berretto ed un paio di guanti - risponde con grinta Dario Bortolotti - Certo, che alcune mattine fa davvero freddo...».

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