Piazza Santa Maria, residenti stufi: «Sindaco, basta chiacchiere, vogliamo i fatti»

Terrorizzati per certe minacce subite, stufi delle promesse del sindaco, ansiosi che finalmente la legalità venga ripristinata.

Così si definiscono i residenti del quartiere di Santa Maria, dopo un’estate in balia di delinquenti e spacciatori. E nemmeno le parole di ieri di Andreatta riescono a tranquillizzarli. «Non possiamo ritenerci soddisfatti di nulla per il momento» è il commento del portavoce del Comitato - associazione per la rinascita di Torre Vanga, Stefano Borgognoni. «Non lo saremo - incalza - finché non vedremo dei risultati concreti. Da tempo sentiamo parlare di azioni, promesse, ma finora non si è visto niente. Ci potremo ritenere tranquilli soltanto quando libereranno la piazza occupata costantemente dagli spacciatori». Paradossalmente, infatti, la chiusura dell’area adiacente la chiesa per i lavori di riqualificazione l’hanno resa un «porto franco» per lo spaccio e pure sede operativa per lo scambio di droga.

«Saremo soddisfatti solo quando non dovremo cambiare percorso per entrare nelle nostre case» per la paura di ritorsione da parte di certi individui che popolano la piazza ad ogni ora del giorno e della notte.
«Per il momento - insiste Borgognoni - siamo stufi di sentire dire cosa si farà: vogliamo vedere cosa si fa.
Suggerisco a tutti di farsi un giro in queste vie dalle 20.30 fino all’una di notte per capire cosa accade. Qualche consigliere comunale l’ha fatto ed è rimasto impressionato».

Stasera si terrà una riunione dell’associazione di residenti in cui verrà presentato ai soci l’esposto che verrà depositato alla procura della Repubblica sui reati che vengono commessi in zona. «Un atto - spiega Borgognoni - che si è reso necessario perché quando chiamiamo le forze dell’ordine ci dicono di presentare denuncia».

All’ordine del giorno anche la partecipazione al taglio del nastro per la nuova piazza, in programma sabato prossimo. «Con l’occasione - dice il portavoce del Comitato - avremo modo di fare presente alcune delle nostre richieste». Per esempio sul futuro della piazza «una volta che sia liberata dall’attuale criminalità». «Bisogna sviluppare attività di tipo economico sociale per favorire l’occupazione civile della piazza. Noi la nostra parte la faremo, attendiamo di capire cosa ha in mente l’amministrazione».

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