La «Old Lady», disinnescata dai genieri di Trento, dopo un anno torna a Vicenza

Il 25 aprile dello scorso anno gli artificieri del 2° reggimento genio guastatori alpino di Trento disinnescarono a Vicenza la bomba «Old Lady». Per quell'operazione, che per motivi di sicurezza portò all'evacuazione di 27mila persone, la Confartigianato di Vicenza ha consegnato alle Truppe Alpine dell’Esercito italiano il riconoscimento di «artigiano benemerito ad honorem», perché gli alpini sono «eccellenti costruttori di pace e sicurezza nonché simbolo di una società migliore».

Nel corso della cerimonia, avvenuta nei giorni scorsi, il generale Federico Bonato ha consegnato ufficialmente l'ordigno bellico alla città di Vicenza. La bomba da 2.000 chili (2 metri di lunghezza per 1300 chilogrammi di esplosivo) venne sganciata sulla città veneta il 17 novembre 1944 da un aereo bombardiere dell’aviazione britannica.

L'ordigno rimasto per 70 anni interrato è stato reso inoffensivo un anno fa dagli alpini di Trento. Il disinnesco della bomba è stato particolarmente complicato sia per l’impossibilità di spostarla dal luogo di ritrovamento che per la presenza di tre spolette ancora attive. Per proteggere la città dagli effetti di un’eventuale deflagrazione venne realizzata una imponente barriera di protezione, con oltre 5.000 metri cubi di terra all’interno di circa 500 gabbie metalliche.

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