Ambiente / Le risorse

Tesero, l'acqua dell'Avisio per creare la neve delle Olimpiadi: non si potrebbe ma la Provincia autorizza

Il prelievo in deroga alla tutela del corso d’acqua e in zona di salvaguardia europea per "interesse prevalente". A soffrirne, ancora una volta, è l'habitat a fronte dei Giochi invernali 2026

CORTINA Olimpiadi, minacce al sindaco per la pista da bob 
OPERE Nuova strada delle Strente con i soldi delle Olimpiadi

di Andrea Orsolin

TESERO. A parole, le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 dovrebbero essere all'insegna della sostenibilità, sia economica che ambientale. Obiettivo difficile da raggiungere nella pratica, quando una manifestazione di tale portata impone di mettere in campo interventi anche ingombranti.

Senza scomodare la discussione sulla costruzione della pista da bob (poi confermata a Cortina), anche Tesero - luogo delle gare di fondo - ha il suo bel da fare. Alla sistemazione dei tracciati dell'impianto di Lago si affianca uno sviluppo tecnologico del Centro del Fondo, attraverso l'implementazione dell'impianto di illuminazione e di innevamento, con l'allargamento della sala pompe esistente e una nuova opera di presa sul torrente Avisio (per la quale è stata rilasciata da APRIE - Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia - una nuova concessione idrica).

Opera, quest'ultima, che secondo il Servizio sviluppo sostenibile aree protette della Provincia provoca un'effettiva alterazione ambientale, comportando una sottrazione di acqua dalla riserva naturale locale lungo l'Avisio, adibita a specie di flora e fauna, incluse quelle soggette alla Direttiva habitat, come ad esempio la trota marmorata.

Oltre a questo, è stata rilevata l'insussistenza della conformità urbanistica del progetto relativo alle opere di presa, non conformi al Prg vigente. Il Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino e una privata cittadina hanno nelle scorse settimane presentato delle osservazioni sull'intervento in oggetto.

Se però un'opera, come questa, viene considerata di particolare rilevanza pubblica, questo scoglio si può aggirare senza operare alcuna variante urbanistica. Lo consente una legge provinciale del 1997. Così, dopo il parere favorevole del Consiglio autonomie locali e il passaggio di martedì in consiglio comunale (si sono astenuti Massimiliano Deflorian ed Enrico Volcan della minoranza), ieri mattina da Trento è arrivato l'ok alla conformità dell'opera anche dalla Conferenza dei servizi.

Un passaggio che consente di proseguire con gli espropri nell'area e la costituzione di servitù per arrivare alla gara di appalto dei lavori, e più in generale di andare avanti con l'iter di riqualificazione del Centro del fondo, che dovrà essere completato entro i test preolimpici previsti ad inizio 2025.

(Foto: Associazione Pescatori Dilettanti - Fiemme)

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