Clima / L’allarme

Disastro climatico: da 58 ore temperature sopra lo zero a tremila metri in tutto il Trentino, non era mai successo

L’analisi dell’ingegner Rosa: «La neve si scioglie anche a tremila metri, stiamo scrivendo l'ennesima pagina di storia meteorologica e climatologica»

TRENTO. Dai dati rilevati dalla stazione meteo posta a Cima Presena, 3015 metri di quota, dalle ore 10.00 del 17 dicembre alle ore 20.00 di martedì 19 dicembre, la temperatura è rimasta costantemente sopra gli 0 gradi: 58 ore di fila con temperatura positiva. "Stiamo scrivendo l'ennesima pagina di storia meteorologica e climatologica - dichiara l'ingegner Davide Rosa. - In questi ultimi 3-4 giorni un ottimo parametro osservativo è stato quello relativo alla neve al suolo, la poca neve presente s'intende. Abbiamo visto una buona dose di neve naturale, nel comparto prealpino e dolomitico, aggredita dalla fusione nei pendii esposti a sud, nei pendii esposti a nord, nel fondovalle e anche nelle conche altopianesi, cioè in quelle roccaforti della conservazione del manto nevoso che mai si sarebbe potuto mettere in discussione in condizioni climatiche altopressorie e a bassi dew point, quindi senza il pericolo di piogge o nebbie a temperature di cottura. E tutto questo nel periodo dell'anno a minor ore di luce e col sole più "basso" in tutti i 365 giorni. Un qualcosa di totalmente imprevedibile ed inimmaginabile, insomma.

"Abbiamo visto partire valanghe di fondo, o per meglio dire brevi slittamenti di fondo, nelle piste più ripide di due comprensori sciistici distinti in Austria e apprezzato episodi di fusione della neve artificiale, cioè su quella neve che meglio di ogni altra tipologia di neve dovrebbe opporre resistenza agli eventi sfavorevoli".

"Nell'Agosto 1989 - continua l'ingegner Rosa - io e mia madre eravamo a Capanna Punta Penia (3340 metri sulla Marmolada, n.d.r.), acquistammo nel bar del rifugio una barra di cioccolato per tirarci su di forze e il gestore ci disse scusate se la barra di cioccolato è molle, fino a 1-2 anni fa tenere il cibo fuori era come tenerlo in frigo, adesso ci sono addirittura dei giorni dove le temperature salgono sopra zero, son cambiate le cose".

"Ci si scandalizzava perché su a Punta Penia le temperature salivano sopra zero d'estate, 34 anni dopo a quelle quote salgono sopra zero anche d'inverno" conclude.

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