Fauna / Il tema

Orsi, i 12 punti per una gestione diversa indicati dall'Oipa al ministero: c'è anche la frutta in alta quota

Fra le azioni suggerite in Trentino figurano l'aggiornamento dei parametri di valutazione della pericolosità di un orso previsti nel Pacobace, la creazione di corridoi faunistici per favorire l'emigrazione naturale, il monitoraggio mediante radiocollare di tutti gli esemplari. Intanto a Bolzano. Intanto il ministero degli esteri tedesco chiede informazioni sui rischi per i turisti

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TRENTO. L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha inviato al ministero dell'Ambiente un documento contenente alcune proposte per la gestione della popolazione degli orsi in Trentino.

Le proposte - informa l'ente - sono suddivise in dodici punti.

In particolare, si chiede l'aggiornamento dei parametri di valutazione della pericolosità di un orso previsti nel Pacobace (evitando che gli accertamenti siano eseguiti esclusivamente dalla Provincia autonoma di Trento), la creazione di corridoi faunistici al fine di favorire la dispersione dei plantigradi, il monitoraggio mediante radiocollare di tutti gli esemplari, la gestione programmata dei rifiuti organici nelle zone interessate alla presenza dell'orso e la creazione di un impianto di alberi da frutta in alta quota da lasciare a disposizione esclusivamente degli orsi.

Inoltre, l'Oipa propone degli incentivi per gli apicoltori per strutturare le arnie in maniera adeguata, l'informazione della popolazione residenziale e turistica in Trentino, il coinvolgimento dell'Ordine dei medici veterinari del Trentino nella valutazione delle questioni attinenti la gestione e convivenza con l'orso, la creazione di un tavolo nazionale stabile e di collaborazioni internazionali.

Nel documento, si ribadisce poi la contrarietà dell'organizzazione al trasferimento di 70 orsi dal Trentino e si chiede di spostare l'esemplare M49 in una struttura idonea all'estero.

Questa mattina, la sezione dell'Oipa di Trento ha organizzato il secondo sit-in fuori dal palazzo della Provincia per chiedere una nuova modalità di gestione dei grandi carnivori.

Frattanto si apprende che le autorità di Berlino, sollecitate da alcuni turisti, stanno valutando l'entità di un eventuale rischio per viaggi in Trentino Alto Adige a causa della presenza degli orsi.

Come ha spiegato il console onorario della Repubblica federale a Bolzano, l'avvocato Gerhard Brandstaetter ai microfoni Rai, il ministero degli esteri tedesco ha chiesto informazioni in merito.

Il materiale è stato inviato al consolato di Milano e le autorità tedesche inoltre sono state messe in contatto con gli enti competenti provinciali.

Secondo Brandstaetter, alcuni cittadini tedeschi si sono rivolti al consolato onorario per avere informazioni in vista di un eventuale viaggio. Come evidenziato da Brandstaetter sui media tedeschi circolano anche notizie sbagliate come sul numero degli orsi in Alto Adige, che non sono 100 ma appena tre. Il numero di 110-120 è la stima degli esemplari presenti in Trentino, secondo la Provincia.

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