Montagna / Il caso

Il Comune di Moena e le polemiche sul cemento fra le vette: "Era necessario mettere in sicurezza l'Alta Via Bepi Zac"

L'amministrazione interviene ufficialmente dopo le proteste per i lavori di consolidamento lungo il celebre percorso attrezzato sopra il passo San Pellegrino, fra le creste di Costabella e dintorni

LA POLEMICA Piloni di cemento per la ferrata Bepi Zac, infuria la polemica sui lavori sopra Costabella

TRENTO. Il Comune di Moena interviene con un comunicato ufficiale dopo le polemiche sugli interventi di "messa in sicurezza" della famosa Alta Via Bepi Zac, sopra passo San Pellegrino. Un percorso alpinistico attraverso creste meravigliose di Costabella e dintorni e anche un percorso storico, fra le testimonianze della Grande Guerra.

Ma anche un percorso attrezzato fragile e segnato dalle intemperie.

La realizzazione di opere di sostegno in cemento armato, infatti, ha sollevato perplessità e anche proteste nel mondo alpinistico trentino.

"A seguito dei vari contributi - scrive il Comune - in merito al rifacimento della ferrata Bepi Zac, usciti su social media e canali d'informazione questa settimana, l’amministrazione comunale di Moena ritiene opportuno dare delle delucidazioni sull’iter seguito.

Con le delibere n. 157 del 29.08.2019 e n. 91 del 05.06.2020 vengono incaricati due tecnici (geologo ed ingegnere) di mettere in sicurezza la ferrata in quanto anche la Sat non riteneva sicuro il manufatto.

La prima stesura del progetto è stata modificata e ridotta.

A seguito della gara i lavori sono stati affidati alla ditta Pek Disgaggi con delibera giuntale n.287 del 23.12.2020 con consegna ed inizio lavori al 22.07.2021, operazione che sarà terminata a breve.

Pur comprendendo il rammarico per dover rafforzare le rocce con un manufatto impattante, tutto cìò si è reso necessario sia per la messa in sicurezza di uno dei sentieri attrezzati più frequentati del nostro territorio sia per quella delle persone che transitano sul sentiero sottostante che sale al Passo delle Selle.

Interventi analoghi sono stati effettuati in altre parti del Trentino visto il deterioramento dei sentieri anche a causa dei cambiamenti climatici.

Ricordiamo con l'occasione che il percorso è attualmente chiuso e vietato a qualsiasi fruitore fino alla conclusione dei lavori".

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