Verdi all'attacco dopo l'elezione di Walter Ferrazza (sindaco e cacciatore) presidente del Parco Adamello Brenta

I Verdi del Trentino vanno all'attacco dopo l'elezione di un cacciatore, Walter Ferrazza (foto), sindaco di Bocenago, alla guida del Parco Adamello Brenta.

«Siamo fermamente convinti - scrive la consigliera provinciale Lucia Coppola - che la salvaguardia e la cura del Parco Adamello Brenta meriti il massimo delle competenze possibili e una visione che metta al primo posto la difesa della biodiversità animale e vegetale e di un paesaggio ricco di boschi, roccia, maestose cime e ghiacciai. Questo patrimonio di bellezza e natura, pure selvaggia e incontaminata in tante sue parti, dove numerosi orsi hanno trovato una casa accogliente e adatta ai loro bisogni, necessita di una gestione oculata e attenta, di una direzione rispettosa dei temi legati all'etologia e al benessere animale; poco burocratica e certo non ambigua per quanto attiene anche la salvaguardia della fauna che popola il Parco Adamello Brenta.

Non nascondiamo il nostro sconcerto nell'apprendere che il nuovo presidente si vanta di essere un “orgoglioso cacciatore” che a suo tempo aveva anche invocato l'uccisione dell'orsa Daniza e più volte ha proclamato la sua contrarietà nei confronti del Progetto Life Ursus. Insomma, decisamente la persona giusta al posto giusto, la più adatta a far fronte in modo equilibrato al tema della corretta e possibile convivenza dell'uomo con i plantigradi presenti in quell'area!

Niente da eccepire ovviamente sugli hobby dell'ingegner Walter Ferrazza, ma certamente un tema così delicato e controverso poteva indurre a proporre una direzione meno “schierata”.

Dato che quel ruolo è certo in rappresentanza dei territori su cui insiste la magnificenza del Parco Adamello Brenta ma appartiene a tutti noi, è un bene comune anche di coloro che nutrono sensibilità diverse da quelle esternate dal neo presidente.

Peraltro il dottor Ferrazza è pure sindaco di Bocenago al suo terzo mandato e capo ufficio tecnico del comune di Pinzolo. Ed ora anche direttore del parco Adamello Brenta! Tutto regolare? Nessun sospetto di incompatibilità? O almeno, a essere buoni, di opportunità?

E soprattutto, gli basteranno le 24 ore di cui è composta una giornata a far fronte a questo cumulo di impegni e di responsabilità? L'elezione è avvenuta con 25 voti a favore su 28 presenti, contrari i due rappresentanti delle associazioni ambientaliste e astenuto il rappresentante della SAT. Il tutto benedetto dall'intervento dell'assessore all'ambiente e vice presidente della Provincia di Trento Mario Tonina.

Che dire? Profondo sconcerto e non apprezzamento per una scelta sulla quale siamo in netto disaccordo, che non riguarda ovviamente la persona chiamata in causa, mai ci permetteremmo, ma il ruolo pubblico che andrà a ricoprire viste le sue convinzioni e i molteplici incarichi. Nel ringraziare il presidente uscente dottor Joseph Masè per il lavoro sin qui svolto, auspichiamo che il Parco Adamello Brenta conservi nel tempo, grazie all'impegno dei tanti che ci lavorano e ci credono, la sua vocazione di luogo dell'anima, storicamente presente nella storia di tutti i Trentini, e non solo, dove il rispetto della Natura in tutte le sue forme prevalga su qualsiasi altro interesse«, conclude Lucia Coppola, che è portavoce dei Verdi del Trentino.

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