La sedicenne Greta, pasionaria del clima incoronata «Donna dell'anno» in Svezia

La sedicenne svedese Greta Thunberg, promotrice delle marce dei giovani per il clima in tutta Europa, è stata nominata donna dell'anno nel suo Paese, in base a un sondaggio dell'istituto Inzio per il giornale Aftonbladet.

Greta è stata la più citata davanti alla leader dei cristiano-democratici Ebba Busch e alla principessa Victoria. «Wow! E' incredibile», ha commentato la giovane citata dal quotidiano svedese.

Dall'agosto 2018 Greta Thunberg organizza ogni venerdì uno sciopero scolastico per il clima, seguito in diversi Paesi europei. Venerdì 15 marzo è prevista una mobilitazione mondiale in 75 Paesi. Anche un altro giornale svedese, Expressen, ha nominato Greta donna dell'anno ma per decisione di una giuria.

Greta era già stata scelta dal «Time» tra le teenager più influenti al mondo del 2018; a 15 anni ha fatto tremare i leader mondiali riuniniti per la COP24, la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, a Katowice, in Polonia. Dal palco Greta Thunberg, la giovanissima attivista per l’ambiente svedese, ha puntato il dito contro l’indifferenza dei potenti riguardo le disuguaglianze climatiche e sociali nel mondo. «Sono le sofferenze dei molti che pagano per i lussi dei pochi - ha detto senza timore la studentessa in uno dei passaggi chiave - Nel 2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quel giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto niente quando c’era ancora il tempo per agire. Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi».

Greta Thunberg aveva anche parlato della sua lotta: «A me non importa essere popolare - diceva - Mi interessa la giustizia climatica e salvare il pianeta. La nostra civiltà viene sacrificata per l’opportunità ad un numero molto piccolo di persone di continuare a fare enormi somme di denaro. La nostra biosfera viene sacrificata in modo che le persone ricche di paesi come il mio possano vivere nel lusso».

«Dobbiamo mantenere i combustibili fossili nel terreno e dobbiamo concentrarci sull’equità - ha spiegato - E se le soluzioni all’interno del sistema sono così impossibili da trovare, forse dovremmo cambiare il sistema stesso. Non siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci avete ignorato in passato e ci ignorerete di nuovo. Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo. Siamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando - ha concluso - che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone. Grazie».

 

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