Agricoltura trentina: aumentano gli aiuti previsti per il 2015

di Fabia Sartori

Otto milioni in più per i contadini trentini. Nel 2015 in Trentino arriveranno 3 milioni di euro per le vacche da latte iscritte al libro genealogico o comunque sottoposte a controlli funzionali. Non solo: si aggiungeranno anche 25 milioni di euro (altri 5 in più) rivolti agli «agricoltori attivi» per fare fronte a parte del premio assicurativo correlato alla loro attività. A tale beneficio potranno accedere tutti i possessori di una partita Iva agricola che operano nelle zone di montagna (ed il Trentino lo è al 100%).

Le buone notizie per gli agricoltori arrivano da Roma: ieri la Commissione politiche agricole ha sbloccato il capitolo «pagamenti diretti» (o «aiuti accoppiati») all'interno della Politica agricola comune (Pac) dell'Unione europea. «Dovevano essere definite alcune questioni: nei prossimi giorni il regolamento che "libera" i pagamenti per il 2015 approderà al Consiglio dei ministri», commenta l'assessore provinciale all'agricoltura Michele Dallapiccola , che all'interno della Commissione ricopre il ruolo di vicepresidente. Gli agricoltori del Trentino avranno a disposizione circa 30 milioni di euro. Cui si aggiungeranno altri finanziamenti (sempre nel capitolo «pagamenti diretti») non quantificabili in quanto correlati all'elargizione dei bonus di gestione pascoli e particelle agricole collocate in zone di montagna.

Dallapiccola ricorda anche che, lo scorso anno, è stato concordato l'altro principale mezzo di finanziamento della Pac: tra il 2014 ed il 2020 il Piano di sviluppo rurale (Psr) porterà in Trentino 301,5 milioni di euro. «Ora si aggiunge l'importante tassello dei pagamenti diretti: era importante raggiungere un accordo sui beneficiari aventi diritto a questi fondi - chiarisce - Per quanto riguarda il Psr, l'approvazione definitiva delle regole di riparto avverrà a Bruxelles entro settembre 2015».

Copertura dei premi assicurativi.
«Nel caso delle zone di montagna, tutti gli agricoltori (anche part time, ndr) titolari di una partita Iva agricola acquisiranno il diritto agli «aiuti per la stabilizzazione del reddito»», dice Dallapiccola. Si tratta dei fondi che consentono la copertura parziale dei premi assicurativi: «Ciascun destinatario riceverà un importo maggiore rispetto a quanto accadeva negli ultimi anni - dichiara - Il budget messo a disposizione dalla Pac aumenta di 5 milioni di euro, passando da 20 a 25 milioni».

Aiuti per il settore latte. 
«Il settore lattiero caseario va incontro ad un momento di grande crisi - afferma - Per questo motivo è stato istituito un «premio pro capite» per le vacche da latte che siano iscritte al libro genealogico o sottoposte ai controlli funzionali». Il sostegno economico per bovino ammonta a 60 euro su base nazionale, cui si aggiungono 45 euro su base provinciale. In totale, quindi, saranno elargiti 105 euro a vacca. In Trentino circa 30.000 bovini posseggono i requisiti richiesti: gli agricoltori, perciò, potranno contare su un ammontare complessivo di tre milioni di euro.


Fondi per l'alta montagna. 
La dimensione minima della particella agricola avente diritto al premio per la gestione di «montagna ed alta montagna» passa da 500 metri quadrati di superficie a 200 metri quadrati. Ai fini della gestione di altura saranno premiati anche gli agricoltori che si occupano di porzioni di terreni di dimensioni più ridotte.
Discorso simile per i pascoli: nella richiesta di sovvenzione, il premio sarà calcolato in base alla percentuale del 50% del terreno adibito a pascolo, mentre fino allo scorso anno la «parte utile» del territorio montano (ai fini del calcolo economico) si fermava al 30%.

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